"Trova un posto a nostro figlio", marito e moglie aggrediscono sindaco di Lucera

FOGGIA. Hanno minacciato e tentato di aggredire il sindaco di Lucera, in provincia di Foggia, nella sede del municipio, per cercare di avere un posto di lavoro per il figlio: Nicola Sabatino e Velia Di Biase, la coppia di coniugi aggressori, sono stati sottoposti rispettivamente agli arresti domiciliari e all'obbigo di dimora.Entrambi hanno precedenti penali. I provvedimenti sono stati eseguiti dai carabinieri ed emessi dal gip del Tribunale di Lucera, Filomena Mari, su richiesta del pm Pasquale De Luca.

L'uomo e la donna si sono presentati la mattina del 27 aprile a palazzo 'Mozzagrugno', sede del Municipio di Lucera, chiedendo di parlare insistentemente con il primo cittadino. Riusciti a salire in segreteria, hanno iniziato a inveire nei confronti dei presenti. Il sindaco, allarmato dalle urla, è uscito dal suo ufficio per accertarsi cosa stesse accadendo ma è stato subito aggredito verbalmente dai due coniugi. La richiesta è stata esplicita: un posto di lavoro per il figlio, senza occupazione.
Il primo cittadino ha cercato inutilmente di tranquillizzarli e di spiegare che non era nei suoi poteri concedere posti di lavoro ma i due sono passati alle minacce esplicite che avrebbero messo in atto nel giro di pochi giorni. Ad un certo punto hanno tentato anche di aggredirlo fisicamente ma i presenti sono riusciti ad allontanarli. Solo la richiesta di intervento ai carabinieri li ha fatti desistere. I due sono stati prima denunciati alla Procura della Repubblica di Lucera per il reato di minaccia a pubblico ufficiale aggravato seguita dalle misure cautelari. Alla donna e' stato vietato di avere contatti con il sindaco.

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