BARI. Stamane il gruppo regionale del Pd pugliese ha presentato una proposta di legge per ridurre da 70 a 50 il numero dei consiglieri regionali. Firmatari il segretario regionale del Pd e consigliere regionale, Sergio Blasi, e il capogruppo, Antonio Decaro. La proposta di legge e' stata infatti presentata all'indomani dell'insediamento del nuovo Consiglio regionale e quindi di inizio ufficiale della nona legislatura.
"La proposta di modifica della legge elettorale della Regione (l.r. 2/2005) - spiegano i consiglieri PD - risponde certamente alla legittima e pressante domanda di contenimento dei costi della politica, affermando un principio di sobrieta' e di trasparenza, ma tiene anche conto dell'esperienza compiuta nella precedente legislatura con un Consiglio regionale composto da settanta membri".
"La proposta di ridurre a cinquanta il numero dei consiglieri regionali appare quella piu' praticabile per comporre un'assemblea legislativa rappresentativa dei territori della Puglia e delle sue articolazioni politiche, ma anche in grado di dare maggiore rapidita' ed efficacia ai lavori consiliari'', concludono i consiglieri.
Decaro e Blasi annunciano, inoltre, altre modifiche alla legge elettorale: "Anzitutto va specificato in modo piu' nitido e netto, ed in coerenza con la legislazione vigente in materia di sistemi elettorali, il carattere maggioritario dell'elezione regionale. Inoltre, proporremo di introdurre nuove norme sulla parita' di genere e sul ricorso agli assessori esterni, che va limitato e finalizzato". In Consiglio regionale, infatti, sono solo tre le donne presenti, mentre fra gli assessori c'è una sostanziale parità coi colleghi uomini.
Secondo quanto proposto dai consiglieri Decaro e Blasi, dunque, il primo comma dell'art. 3 della legge regionale 2/2005 sarebbe sostituito dal seguente: "1. Il Consiglio Regionale e' composto da cinquanta membri, compreso il Presidente eletto, di cui quaranta eletti sulla base di liste circoscrizionali concorrenti e dieci eletti tra i gruppi di liste collegate con il candidato Presidente eletto, secondo le modalita' previste dal successivo articolo 9".
''Alla faccia della legislatura di dialogo, collaborazione, confronto e convergenza auspicata solo a parole ieri dalla maggioranza in Consiglio regionale, oggi il Pd presenta una sua proposta di legge per ridurre il numero dei consiglieri regionali da 70 a 50 come se mai nessuno ci avesse pensato prima''. Lo dichiara in una nota il capogruppo consiliare Pdl del Lazio, Rocco Palese.
PALESE: PD CI COPIA - "Siamo alla fiera della demagogia: - afferma Palese - nella scorsa legislatura con il collega Tarquinio depositammo analoga proposta addirittura a novembre del 2005, in campagna elettorale abbiamo inserito la riduzione da 70 a 50 nel nostro programma e in questa legislatura l'abbiamo ripresentata per primi, il 30 aprile scorso, sottoscritta da tutti i gruppi di opposizione di centrodestra (Pdl, Puglia Prima di Tutto, i Pugliesi) e comprendente non solo la riduzione da 70 a 50 ma anche il limite massimo di 2 assessori esterni per la Giunta".
"Evidentemente - prosegue il capogruppo Pdl - il Pd non intende passare agli occhi dell'opinione pubblica per quello che si 'accoda' firmando la nostra proposta di legge, ma preferisce passare per il partito che 'copia' e ne presenta una tutta sua".
"Bene - conclude -, a questo punto, posto che la nostra e' stata formalmente presentata gia' il 30 aprile scorso, chiediamo che venga messa all'ordine del giorno delle commissioni e della prima seduta utile di Consiglio regionale".
"La proposta di modifica della legge elettorale della Regione (l.r. 2/2005) - spiegano i consiglieri PD - risponde certamente alla legittima e pressante domanda di contenimento dei costi della politica, affermando un principio di sobrieta' e di trasparenza, ma tiene anche conto dell'esperienza compiuta nella precedente legislatura con un Consiglio regionale composto da settanta membri".
"La proposta di ridurre a cinquanta il numero dei consiglieri regionali appare quella piu' praticabile per comporre un'assemblea legislativa rappresentativa dei territori della Puglia e delle sue articolazioni politiche, ma anche in grado di dare maggiore rapidita' ed efficacia ai lavori consiliari'', concludono i consiglieri.
Decaro e Blasi annunciano, inoltre, altre modifiche alla legge elettorale: "Anzitutto va specificato in modo piu' nitido e netto, ed in coerenza con la legislazione vigente in materia di sistemi elettorali, il carattere maggioritario dell'elezione regionale. Inoltre, proporremo di introdurre nuove norme sulla parita' di genere e sul ricorso agli assessori esterni, che va limitato e finalizzato". In Consiglio regionale, infatti, sono solo tre le donne presenti, mentre fra gli assessori c'è una sostanziale parità coi colleghi uomini.
Secondo quanto proposto dai consiglieri Decaro e Blasi, dunque, il primo comma dell'art. 3 della legge regionale 2/2005 sarebbe sostituito dal seguente: "1. Il Consiglio Regionale e' composto da cinquanta membri, compreso il Presidente eletto, di cui quaranta eletti sulla base di liste circoscrizionali concorrenti e dieci eletti tra i gruppi di liste collegate con il candidato Presidente eletto, secondo le modalita' previste dal successivo articolo 9".
''Alla faccia della legislatura di dialogo, collaborazione, confronto e convergenza auspicata solo a parole ieri dalla maggioranza in Consiglio regionale, oggi il Pd presenta una sua proposta di legge per ridurre il numero dei consiglieri regionali da 70 a 50 come se mai nessuno ci avesse pensato prima''. Lo dichiara in una nota il capogruppo consiliare Pdl del Lazio, Rocco Palese.
PALESE: PD CI COPIA - "Siamo alla fiera della demagogia: - afferma Palese - nella scorsa legislatura con il collega Tarquinio depositammo analoga proposta addirittura a novembre del 2005, in campagna elettorale abbiamo inserito la riduzione da 70 a 50 nel nostro programma e in questa legislatura l'abbiamo ripresentata per primi, il 30 aprile scorso, sottoscritta da tutti i gruppi di opposizione di centrodestra (Pdl, Puglia Prima di Tutto, i Pugliesi) e comprendente non solo la riduzione da 70 a 50 ma anche il limite massimo di 2 assessori esterni per la Giunta".
"Evidentemente - prosegue il capogruppo Pdl - il Pd non intende passare agli occhi dell'opinione pubblica per quello che si 'accoda' firmando la nostra proposta di legge, ma preferisce passare per il partito che 'copia' e ne presenta una tutta sua".
"Bene - conclude -, a questo punto, posto che la nostra e' stata formalmente presentata gia' il 30 aprile scorso, chiediamo che venga messa all'ordine del giorno delle commissioni e della prima seduta utile di Consiglio regionale".
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