Puglia: al via Consiglio regionale, Introna presidente

BARI. Si e' da poco insediato il Consiglio regionale della Puglia della nona legislatura ed ha eletto come presidente Onofrio Introna (Sel). Introna, che appartiene allo stesso partito del presidente della giunta, Nichi Vendola, e' stato eletto con i voti della maggioranza e con quelli dell'Udc. Il Pdl e Moderati e popolari, il neogruppo formato da Olivieri, Buccoliero e Canonico, hanno invece votato scheda bianca. Come vicepresidenti sono stati eletti, invece, Antonio Maniglio (Pd) e Nicola ''Nino'' Marmo (Pdl). Hanno riportato rispettivamente 40 e 26 voti a favore, 4 gli astenuti. Sono stati votati dai consiglieri ''a scrutinio segreto e restano in carica per l'intera legislatura'', secondo lo Statuto. Il voto e' stato limitato ad un solo cognome, quindi maggioranza e minoranza hanno votato i rispettivi candidati. In apertura dei lavori e' stato ricordato il giovane militare Luigi Pascazio, di Bitetto (Bari), caduto nell'attentato del 17 maggio in Afghanistan.
Andrea Caroppo (Ppdt) e Giuseppe Longo (Udc) sono stati eletti consiglieri segretari della Regione Puglia. Proposti da Rocco Palese e Angelo Disabato, capogruppi di Pdl e della Puglia per Vendola, hanno riportato 26 e 36 voti. Otto le schede bianche.

VENDOLA: NECESSARIO ALZARE LIVELLO DI RESPONSABILITA' POLITICA - ''Nella scorsa legislatura la maggioranza godeva di 14 consiglieri in piu' mentre in questa non e' cosi' e questo problema occorre affrontarlo con la politica non con il mercato, alzando i livello della sfida politica che coinvolge tutti noi e il nostro senso di responsabilita''. Lo ha detto il presidente della giunta regionale pugliese, Nichi Vendola (Sel), intervenendo nella prima riunione della IX Legislatura del Consiglio regionale della Puglia.
''Siamo davanti ad una legislatura - ha aggiunto - che ha sicuramente un carattere costituente ma che nasce anche con alcune anomalie essendo l'unica in Italia nella quale non si determina le condizioni legate al premio di governabilita', uno degli elementi centrali di tutti i dibattiti attorno alle riforme elettorali''.