BARI. Dare forza e strumenti operativi alle università e agli enti pubblici di ricerca, in modo da potenziare il raccordo tra la ricerca e l’impresa: è questo l’obiettivo principale del bando, pubblicato ieri con un avviso pubblico dalla Regione Puglia e dall’ARTI, l’Agenzia regionale per la tecnologia e l’innovazione, e che riguarda l’invito a presentare proposte progettuali relative alla “Promozione della Rete regionale degli ILO”.A disposizione delle università , del Cnr, dell’Enea e degli enti pubblici di ricerca con sede in Puglia ci sono 500mila euro, che finanzieranno i migliori progetti di creazione e consolidamento degli uffici di trasferimento della conoscenza (gli ILO, appunto). Non una dispersione di risorse economiche, dunque, ma un processo competitivo e selettivo per garantire la qualità progettuale e la coerenza con l’obiettivo dell’iniziativa. Infatti, ciascuno dei progetti, presentati validamente entro il 12 giugno prossimo e rientranti in una graduatoria finale, potrà essere finanziato con un importo massimo di 100mila euro.
Il bando è una delle misure principali previste dal progetto “Creare impresa e diffondere tecnologia a partire dalla ricerca – ILO2”, finanziato nell’ambito dell’attuale ciclo di programmazione regionale (PO FESR) ed attuato dall’ARTI, su incarico dell’Assessorato regionale allo Sviluppo Economico. Tra le altre, lanciate nei giorni scorsi, figurano la Start Cup Puglia – la competizione tra piani di impresa innovativa - ed il voucher per sostenere la nascita e il consolidamento di imprese innovative gemmate dalla ricerca pubblica.
Attualmente in ognuno dei cinque atenei della regione (Università e Politecnico di Bari, Università del Salento, Università di Foggia e LUM Jean Monet) è già costituito il relativo ILO, anche grazie ad una precedente misura (il Progetto ILO) gestita dall’ARTI nel biennio 2007-2008. La sfida del bando appena pubblicato è quella di dare continuità e forza alle attività di queste strutture, potenziandone la dotazione di risorse umane dedicate e di strumentazioni e servizi specialistici. La misura potrà avere un impatto anche maggiore se all’avviso pubblico risponderanno, come ci si augura, anche gli enti pubblici di ricerca attualmente sprovvisti di un ILO regionale e che, pertanto, potrebbero dotarsene accedendo al finanziamento offerto dal bando.
Ma cosa fa un ufficio di trasferimento della conoscenza? Si occupa principalmente di valorizzare i risultati della ricerca condotta nel proprio ente, attraverso tecniche e strumenti di protezione della proprietà intellettuale (brevetti e altri titoli della proprietà intellettuale), azioni di licensing, creazione di imprese da ricerca (spin-off), contratti di ricerca commissionata dalle imprese.
“Con il bando per gli ILO, gli Industrial Liaison Office – spiega la vice presidente della Regione Puglia e assessore allo Sviluppo economico Loredana Capone – si aggiunge un altro tassello all’immenso cantiere della ricerca made in Puglia, che si sta rivelando sempre più un’officina di idee e una fabbrica della creatività dell’intelligenza. Il precedente intervento, concluso nel 2008, ha coinvolto più di 800 ricercatori ed esteso a livello internazionale 28 brevetti di proprietà degli atenei; adesso puntiamo a dare sistematicità alla rete per il trasferimento della conoscenza, focalizzandola sulla valorizzazione dei risultati della ricerca finanziata da iniziative regionali e favorendone il raccordo con le reti di laboratori e i distretti”.
“In un momento tanto delicato per i bilanci delle università e degli enti pubblici di ricerca, una misura quale il bando appena pubblicato assume un valore davvero particolare” - sottolinea la presidente dell’ARTI, Giuliana Trisorio Liuzzi – “questi enti, penalizzati dai tagli disposti a livello nazionale, avranno modo di competere su progetti per aggiudicarsi risorse regionali aggiuntive, da destinare all’attività fondamentale di raccordo con il mercato”.
Informazioni e modulistica sono disponibili sui siti della Regione Puglia (www.regione.puglia.it e www.sistema.puglia.it) e dell’ARTI (www.arti.puglia.it)
Il bando è una delle misure principali previste dal progetto “Creare impresa e diffondere tecnologia a partire dalla ricerca – ILO2”, finanziato nell’ambito dell’attuale ciclo di programmazione regionale (PO FESR) ed attuato dall’ARTI, su incarico dell’Assessorato regionale allo Sviluppo Economico. Tra le altre, lanciate nei giorni scorsi, figurano la Start Cup Puglia – la competizione tra piani di impresa innovativa - ed il voucher per sostenere la nascita e il consolidamento di imprese innovative gemmate dalla ricerca pubblica.
Attualmente in ognuno dei cinque atenei della regione (Università e Politecnico di Bari, Università del Salento, Università di Foggia e LUM Jean Monet) è già costituito il relativo ILO, anche grazie ad una precedente misura (il Progetto ILO) gestita dall’ARTI nel biennio 2007-2008. La sfida del bando appena pubblicato è quella di dare continuità e forza alle attività di queste strutture, potenziandone la dotazione di risorse umane dedicate e di strumentazioni e servizi specialistici. La misura potrà avere un impatto anche maggiore se all’avviso pubblico risponderanno, come ci si augura, anche gli enti pubblici di ricerca attualmente sprovvisti di un ILO regionale e che, pertanto, potrebbero dotarsene accedendo al finanziamento offerto dal bando.
Ma cosa fa un ufficio di trasferimento della conoscenza? Si occupa principalmente di valorizzare i risultati della ricerca condotta nel proprio ente, attraverso tecniche e strumenti di protezione della proprietà intellettuale (brevetti e altri titoli della proprietà intellettuale), azioni di licensing, creazione di imprese da ricerca (spin-off), contratti di ricerca commissionata dalle imprese.
“Con il bando per gli ILO, gli Industrial Liaison Office – spiega la vice presidente della Regione Puglia e assessore allo Sviluppo economico Loredana Capone – si aggiunge un altro tassello all’immenso cantiere della ricerca made in Puglia, che si sta rivelando sempre più un’officina di idee e una fabbrica della creatività dell’intelligenza. Il precedente intervento, concluso nel 2008, ha coinvolto più di 800 ricercatori ed esteso a livello internazionale 28 brevetti di proprietà degli atenei; adesso puntiamo a dare sistematicità alla rete per il trasferimento della conoscenza, focalizzandola sulla valorizzazione dei risultati della ricerca finanziata da iniziative regionali e favorendone il raccordo con le reti di laboratori e i distretti”.
“In un momento tanto delicato per i bilanci delle università e degli enti pubblici di ricerca, una misura quale il bando appena pubblicato assume un valore davvero particolare” - sottolinea la presidente dell’ARTI, Giuliana Trisorio Liuzzi – “questi enti, penalizzati dai tagli disposti a livello nazionale, avranno modo di competere su progetti per aggiudicarsi risorse regionali aggiuntive, da destinare all’attività fondamentale di raccordo con il mercato”.
Informazioni e modulistica sono disponibili sui siti della Regione Puglia (www.regione.puglia.it e www.sistema.puglia.it) e dell’ARTI (www.arti.puglia.it)
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