ROMA. Il Belpaese si sta rilevando sempre più 'incravattato'. Ostaggio, nella morsa della crisi economica, dell'usura e della criminalità organizzata. A denunciarlo è un'indagine dell'Eurispes, che definisce l'usura un 'credito in nero', e stila una particolare classifica delle regioni più a rischio secondo l'Iru, l'Indice di rischio usura. Ma il fenomeno risulta assai più marcato nel Sud.
Secondo questo particolare indice, particolarmente a rischio risultano essere le province della Calabria (tutte nelle prime sei posizioni della graduatoria), della Campania (a rischio ''alto'' tutte le province, ad esclusione di Napoli), e della Sicilia (quattro province a rischio ''Alto'', cinque province a rischio ''Medio-Alto''). Nella categoria identificata come a rischio ''medio'' risultano essere, invece, la provincia di Perugia, quella di Viterbo e, in generale, quasi tutte quelle Centro Italia, mentre costituiscono una minoranza le province del Mezzogiorno e del Nord-Ovest.
Al ridursi ulteriore dell'Iru e della classe di rischio usura ''basso'', il contributo delle province appartenenti alle diverse aree geografiche cambia nuovamente, con una presenza sempre piu' significativa delle province del Nord-Ovest e del Centro, con la totale assenza di province del Mezzogiorno.
Dal lato della domanda, mette in rilievo lo studio Eurispes, l'usura in questo momento riguarda sia le famiglie che le imprese, dato che le necessita' di finanziamento possono avere origine sia da esigenze di consumo che da esigenze legate all'attivita' produttiva. Ovviamente tra le imprese, le piu' colpite sono quelle medio-piccole e tra queste, in particolare, quelle operanti nei settori che, per motivi legati alla congiuntura economica o all'evoluzione strutturale dell'intero sistema economico, sono in crisi e piu' facilmente si trovano in condizioni di difficolta' nel reperire finanziamenti.
Ad essere maggiormente colpita dall'usura, sempre secondo la ricerca, risulta essere la categoria dei commercianti, ma il raggio d'azione del fenomeno interessa numerosi altri soggetti: famiglie bisognose, anziani, piccoli commercianti e piccoli imprenditori, fasce piu' deboli della popolazione.
Insomma, conclude l'Eurispes, l'usura e' un fenomeno diffuso in tutta Italia, anche se risulta piu' marcato nel Mezzogiorno ma la maggior parte dei casi continua a rimanere sommersa e negli ultimi anni il numero delle denunce risulta addirittura in diminuzione. Questo nonostante, specie nell'ultimo decennio, sia aumentato il numero di denunce per estorsione, rivolte quasi sempre a esponenti della criminalita' organizzata.
Secondo questo particolare indice, particolarmente a rischio risultano essere le province della Calabria (tutte nelle prime sei posizioni della graduatoria), della Campania (a rischio ''alto'' tutte le province, ad esclusione di Napoli), e della Sicilia (quattro province a rischio ''Alto'', cinque province a rischio ''Medio-Alto''). Nella categoria identificata come a rischio ''medio'' risultano essere, invece, la provincia di Perugia, quella di Viterbo e, in generale, quasi tutte quelle Centro Italia, mentre costituiscono una minoranza le province del Mezzogiorno e del Nord-Ovest.
Al ridursi ulteriore dell'Iru e della classe di rischio usura ''basso'', il contributo delle province appartenenti alle diverse aree geografiche cambia nuovamente, con una presenza sempre piu' significativa delle province del Nord-Ovest e del Centro, con la totale assenza di province del Mezzogiorno.
Dal lato della domanda, mette in rilievo lo studio Eurispes, l'usura in questo momento riguarda sia le famiglie che le imprese, dato che le necessita' di finanziamento possono avere origine sia da esigenze di consumo che da esigenze legate all'attivita' produttiva. Ovviamente tra le imprese, le piu' colpite sono quelle medio-piccole e tra queste, in particolare, quelle operanti nei settori che, per motivi legati alla congiuntura economica o all'evoluzione strutturale dell'intero sistema economico, sono in crisi e piu' facilmente si trovano in condizioni di difficolta' nel reperire finanziamenti.
Ad essere maggiormente colpita dall'usura, sempre secondo la ricerca, risulta essere la categoria dei commercianti, ma il raggio d'azione del fenomeno interessa numerosi altri soggetti: famiglie bisognose, anziani, piccoli commercianti e piccoli imprenditori, fasce piu' deboli della popolazione.
Insomma, conclude l'Eurispes, l'usura e' un fenomeno diffuso in tutta Italia, anche se risulta piu' marcato nel Mezzogiorno ma la maggior parte dei casi continua a rimanere sommersa e negli ultimi anni il numero delle denunce risulta addirittura in diminuzione. Questo nonostante, specie nell'ultimo decennio, sia aumentato il numero di denunce per estorsione, rivolte quasi sempre a esponenti della criminalita' organizzata.
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Economia