Beni confiscati mafia, Laudati: "Utilizzarne uno come archivio procura"
BARI. Per il riuso dei beni confiscati alla mafia "un amministratore del territorio la sua parte deve svolgerla fino in fondo". E' questo il richiamo fatto oggi dal sottosegretario all'Interno, Alfredo Mantovano, parlando con i giornalisti prima di intervenire in prefettura a Bari al seminario interregionale sul ruolo e le funzioni degli enti locali nella gestione dei beni confiscati alla criminalita'. "E' necessario comprendere", ha aggiunto poi, "in materia di sicurezza e di contrasto alla criminalita' nessuno puo' tirarsi indietro".
Anche il procuratore della Repubblica di Bari, Antonio Laudati, ha formulato la sua proposta intervenendo sul tema del seminario. "Visto che bisogna risparmiare e tagliare la spesa pubblica", ha detto Laudati, "mi pongo questo problema: perche' non utilizziamo immediatamente uno dei beni confiscati come Archivio della Procura e del Tribunale, risparmiando risorse, dando la possibilita' simbolicamente di dire che noi combattiamo l'illegalita' e utilizziamo le strutture dell'illegalita'". Secondo Laudati, "con un bene, un Archivio non ha bisogno di grandi ristrutturazioni, che potrebbe essere immeditamente utilizzato. A mio giudizio - ha ribadito il capo della Procura di Bari - potrebbe essere un piccolo segnale della lotta alla illegalita' e dell'utilizzo della ricchezza illecita per fini illeciti". A Bari e Provincia, ci sono gia' diversi beni confiscati da poter utilizzare visto che, come ha ricordato il procuratore non e' necessaria la vicinanza fisica dell'Archivio con Tribunale e Procura della Repubblica. "In un momento di crisi finanziaria che sta vivendo il Paese, l'opportunita' di acquisire immediatamente la disponibilita' dei beni sottratti all' illegalita' e di restituirli alla societa' civile e' una questione di fondamentale importanza". "Nel momento in cui si chiedono si chiedono sacrifici alle persone, a delle categorie gia' provate, l'idea di poter immediatamente togliere la ricchezza illecitamente prodotta e restituirla alla societa' civile e' molto importante", ha spiegato il procuratore, "soprattutto perche' oggi queste disposizioni della confisca per equivalenti non si applicano piu' solo alla mafia, ma si applicano ai reati contro la pubblica amministrazione, quindi, alla malversazione del danaro pubblico e si applicano anche agli evasione fiscale e siccome abbiamo quote enormi di evasione fiscale, l'idea che si possa, in un momento di crisi, togliere la ricchezza illecitamente prodotta e darla alla societa' civile e' importante. "E' importante anche la collaborazione degli enti locali per l'immediata gestione dei beni confiscati£, ha concluso Laudati.
Anche il procuratore della Repubblica di Bari, Antonio Laudati, ha formulato la sua proposta intervenendo sul tema del seminario. "Visto che bisogna risparmiare e tagliare la spesa pubblica", ha detto Laudati, "mi pongo questo problema: perche' non utilizziamo immediatamente uno dei beni confiscati come Archivio della Procura e del Tribunale, risparmiando risorse, dando la possibilita' simbolicamente di dire che noi combattiamo l'illegalita' e utilizziamo le strutture dell'illegalita'". Secondo Laudati, "con un bene, un Archivio non ha bisogno di grandi ristrutturazioni, che potrebbe essere immeditamente utilizzato. A mio giudizio - ha ribadito il capo della Procura di Bari - potrebbe essere un piccolo segnale della lotta alla illegalita' e dell'utilizzo della ricchezza illecita per fini illeciti". A Bari e Provincia, ci sono gia' diversi beni confiscati da poter utilizzare visto che, come ha ricordato il procuratore non e' necessaria la vicinanza fisica dell'Archivio con Tribunale e Procura della Repubblica. "In un momento di crisi finanziaria che sta vivendo il Paese, l'opportunita' di acquisire immediatamente la disponibilita' dei beni sottratti all' illegalita' e di restituirli alla societa' civile e' una questione di fondamentale importanza". "Nel momento in cui si chiedono si chiedono sacrifici alle persone, a delle categorie gia' provate, l'idea di poter immediatamente togliere la ricchezza illecitamente prodotta e restituirla alla societa' civile e' molto importante", ha spiegato il procuratore, "soprattutto perche' oggi queste disposizioni della confisca per equivalenti non si applicano piu' solo alla mafia, ma si applicano ai reati contro la pubblica amministrazione, quindi, alla malversazione del danaro pubblico e si applicano anche agli evasione fiscale e siccome abbiamo quote enormi di evasione fiscale, l'idea che si possa, in un momento di crisi, togliere la ricchezza illecitamente prodotta e darla alla societa' civile e' importante. "E' importante anche la collaborazione degli enti locali per l'immediata gestione dei beni confiscati£, ha concluso Laudati.
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