Crisi pesca: Puglia presenta a Galan piattaforma proposte. E marineria molfettese risalpa

TERAMO. Le Regioni Abruzzo, Marche, Molise e Puglia presenteranno dopodomani, mercoledi' 16, a Roma al ministro per le Politiche Agricole e della Pesca, Giancarlo Galan, una piattaforma congiunta di proposte allo scopo di ''rappresentare compiutamente le esigenze delle marinerie del medio e basso Adriatico alle prese con una molteplicita' di problematiche e di criticita' di difficile soluzione''. La conferma e' arrivata, a Teramo, nella sala convegni della Camera di Commercio, nel corso di un convegno organizzato allo scopo di trovare un punto di convergenza sui problemi della pesca del medio e basso Adriatico tra istituzioni ed associazioni di categoria. All'evento teramano, coordinato dal consigliere regionale dell'Abruzzo, Berardo Rabbuffo, e al quale ha assistito anche il presidente della Commissione Agricoltura del Consiglio regionale, Antonio Prospero, sono intervenuti il presidente della Regione, Gianni Chiodi, ed i dirigenti di settore delle Regioni Abruzzo, Marche, Molise e Puglia. Erano presenti anche i rappresentanti delle principali organizzazioni di settore e dei mercati ittici regionali. Tra gli intervenuti, oltre ad una numerosa platea di operatori della pesca, il responsabile regionale di Federpesca, Walter Squeo, il presidente del Co.ge.vo., Giovanni Di Mattia, ed il responsabile di Catrum pesca di Giulianova, Vincenzo Staffilano. A fare gli onori di casa il presidente della Camera di Commercio di Teramo, Giustino Di Carlantonio.
''La grande novita' e' che, per la prima volta, quattro Regioni bagnate dall'Adriatico hanno sposato una linea comune portando avanti un lavoro di approfondimento e di proposta per individuare soluzioni praticabili sia a livello regionale che centrale - ha esordito l'assessore alla Pesca, Mauro Febbo - e tra gli obiettivi principali - ha continuato - c'e' quello di individuare un piano di gestione locale che fissi delle regole certe per tutti ma che tenga anche conto delle tipologie di pescato del mare Adriatico''.
Intanto la marineria molfettese torna a salpare dopo due settimane di protesta contro il nuovo regolamento europeo sulla pesca nel Mediterraneo. Non si ferma, tuttavia, lo stato di agitazione dell'intera categoria: da Molfetta parte la proposta di un Osservatorio nazionale sulla redditivita' della pesca in Adriatico con il compito di documentare l'impatto che le nuove regole avranno su imprese e lavoratori del settore.

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