BARI. Puglia eccellenza turistica secondo la classifica annuale stilata da Guida Blu. Con una media di 3,4 vele per localita' la Sardegna mantiene il timone anche in questa edizione, ma immediatamente a seguirla e' la nostra regione che con 3,2 vele per localita' supera la Toscana a quota 3,1. Il vero salto pero' lo fa la Campania che con 2,69 vele in media, conquista il quarto posto davanti alla Sicilia (2,63 vele) e ad Abruzzo, Basilicata e Marche a pari merito con una media 2,5 vele per localita'. In queste regioni l'eccezionale e riconosciuto pregio naturalistico, si sposa con l'impegno nella salvaguardia del paesaggio e del litorale e, soprattutto, con tante iniziative di sviluppo dei servizi e di valorizzazione e tutela del territorio. La decima edizione della Guida Blu e' stata presentata oggi a Roma da Sebastiano Venneri, vicepresidente e responsabile mare di Legambiente, Alberto Dragone, direttore editoriale Touring Editore, Luigi Rambelli, presidente di Legambiente Turismo, Stefano Donati dell'Istituto di Ricerche Ambiente Italia, insieme ai sindaci delle localita' premiate con le cinque vele.
OSTUNI AL TERZO POSTO DOPO CINQUE TERRE E POLLICA - Conquista il terzo posto la pugliese Ostuni (Br), subito dopo Pollica (Sa) e le Cinque Terre (Sp), per aver attuato una serie di interventi che rientrano in una logica di sostenibilita': ha promosso iniziative di mobilita' sostenibile come treno piu' bici lungo i percorsi ciclabili della via Traiana, avviato un progetto di recupero della Casa Cantoniera ex ANAS da destinare ad Albergabici e Bicigrill a supporto del cicloturismo e ciclo escursionismo. Ha ottimizzato il ciclo dell'acqua attraverso il riutilizzo delle acque affinate dell'impianto di depurazione di Ostuni per scopi irrigui e ha aperto un Centro di Educazione Ambientale presso l'ex stazione ferroviaria di Fontevecchia e attuale Casa del Parco regionale delle dune costiere da Torre Canne a Torre San Leonardo che interessa 8 km di costa con bacini di acqua dolce dove e' stato ripristinato un impianto di acquacoltura di fine ottocento per l'allevamento biologico di cefali e anguille. Organizza il Festival dell'Ambiente nelle aree naturali e rurali del Parco regionale delle dune costiere con iniziative a favore dell'agricoltura biologica, della biodiversita' e della tutela del paesaggio agrario degli olivi monumentali della Puglia.
OSTUNI AL TERZO POSTO DOPO CINQUE TERRE E POLLICA - Conquista il terzo posto la pugliese Ostuni (Br), subito dopo Pollica (Sa) e le Cinque Terre (Sp), per aver attuato una serie di interventi che rientrano in una logica di sostenibilita': ha promosso iniziative di mobilita' sostenibile come treno piu' bici lungo i percorsi ciclabili della via Traiana, avviato un progetto di recupero della Casa Cantoniera ex ANAS da destinare ad Albergabici e Bicigrill a supporto del cicloturismo e ciclo escursionismo. Ha ottimizzato il ciclo dell'acqua attraverso il riutilizzo delle acque affinate dell'impianto di depurazione di Ostuni per scopi irrigui e ha aperto un Centro di Educazione Ambientale presso l'ex stazione ferroviaria di Fontevecchia e attuale Casa del Parco regionale delle dune costiere da Torre Canne a Torre San Leonardo che interessa 8 km di costa con bacini di acqua dolce dove e' stato ripristinato un impianto di acquacoltura di fine ottocento per l'allevamento biologico di cefali e anguille. Organizza il Festival dell'Ambiente nelle aree naturali e rurali del Parco regionale delle dune costiere con iniziative a favore dell'agricoltura biologica, della biodiversita' e della tutela del paesaggio agrario degli olivi monumentali della Puglia.
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Turismo