di Nicola Zuccaro
Una lettera sottoscritta dai sindaci delle 10 Aree vaste pugliesi avrà come destinatario il governatore regionale della Puglia Nichi Vendola. Questo documento scritto altro non è che il frutto del lavoro prodotto dopo numerose riunioni che hanno visto sedersi intorno ad un tavolo i sindaci delle Aree di Lecce, Foggia, Brindisi, Bat, Valle d'Itria, Area Vasta Murgiana, Area vasta di Casarano, di Taranto, dei Monti Dauni e di quella comprendente Bari metropolitana.La motivazione sostanziale di questa missiva indirizzata non solo a Vendola, ma anche agli uffici regionali competenti, fra i quali, in primo luogo, l'Assessorato al Bilancio, consiste nel sollecitare l'Ente Regionale ad approfondire i contenuti dei Piani strategici delle 10 Aree Vaste e a definire una strategia regionale per un più efficiente uso delle risorse finanziarie. In chiusura della missiva i sindaci delle 10 Aree indicano al governatore Vendola che la condivisione di tale obiettivo consentirà di sostenere i Piani strategici e facilitarne le procedure di attuazione con adeguate direttive da inserire nei redigendi Piani pluriennali attuativi regionali. Il capofila di questo invito, il sindaco di Bari, Michele Emiliano, definisce questa iniziativa una concreta risposta alla questione meridonale. Una risposta che sinora non è pervenuta dal governatore Vendola, poichè affaccendato in questioni nazionali anzichè pugliesi, come ha rimarcato il primo cittadino barese. Spontanea, sorge, alla luce di quest'ultima considerazione, la domanda secondo cui questa iniziativa (che vede coinvolti anche i sindaci di centrodestra) non si configuri come una chiara azione politica tesa a delegittimare Vendola e la sua giunta, proprio alla vigilia della seduta fissata per oggi, e che vedrà il confermato governatore esporre le linee programmatiche all'intero Consiglio regionale. Come sosteneva un noto esponente politico, a pensar male è peccato, ma troppo spesso si indovina. Sarà così anche in questa occasione?
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