BARI. Poesia e legalità. Può la poesia contribuire a far germogliare il seme buono? Il sindaco di Bari, Michele Emiliano, segnala con apprezzamento la scelta di far partecipare anche i detenuti al concorso nazionale “Poesia inedita Catino”.È appena stata data alle stampe da Levante, la casa editrice barese di via Napoli, una pubblicazione ch’è il frutto dell’attività di una organizzazione, la “Giovanni Falcone”, che svolge quotidianamente il ruolo di presidio di democrazia in un contesto sociale e urbano particolare come Catino, a S. Spirito. Con queste parole il presidente Arci Puglia Alessandro Cobianchi presenta il volume dell’Associazione di cultura e sport dedicata al giudice eroe antimafia, un libro di 232 pagine (15 euro), a cura di Antonio Greco, che raccoglie le poesie proposte nel concorso. Tutte, vincenti e non, a partire dalla quarta edizione del 1999. L’edizione del biennio 2009-2010 è la nona di una competizione letteraria aperta ad under 16 ed adulti in categorie per età, con liriche in italiano e in vernacolo. L’azione dell'Associazione – continua Cobianchi - sta a dimostrare che una periferia può diventare uno dei tanti cuori di una città, centro e snodo di relazioni e di rapporti che si intrecciano, anche grazie ad iniziative come il concorso poetico di Catino. Un appuntamento ormai fisso, in grado di raccogliere le entusiastiche adesioni di ragazze e ragazzi, cittadine e cittadini che si cimentano nel tentativo di coniugare temi etici e civili alla leggerezza della poesia.
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