di Nicola Zuccaro
Questa manovra non sa da fare. E' questa la chiara posizione espressa in seno al Consiglio regionale pugliese dal centrosinistra nel corso di una conferenza stampa a cui hanno partecipato i capigruppo di Italia dei Valori, Sinistra Ecologia e Libertà , Puglia per Vendola e Partito Democratico, rispettivamente nelle persone dei consiglieri Schiavone, Losappio, Disabato e Decaro. Costoro sostengono all'unisono, in un momento nel quale l'opposizione nazionale di centrosinistra è spaccata, la necessità di presentare una contromanovra, poichè quella varata dal governo Berlusconi, su indicazione del ministro dell'Economia Tremonti, penalizzerà pesantemente i cittadini e le Regioni, con particolare riferimento a quelle meridionali. Non da meno, verranno penalizzati i servizi, fra cui, ad esempio, i trasporti, la sanità e l'occupazione, per cui si propone di varare 32 miliardi per lo sviluppo tenendo, in particolare, sotto controllo i finanziamenti che le regioni destinano alle imprese.
Trattasi di una chiara presa di posizione alla vigilia della manifestazione in programma martedì 15 giugno a Roma con i presidenti delle Regioni italiane (comprese anche quelle governate dal centrodestra), che ribadiranno la loro contrarietà ad un provvedimento che conferma per i consiglieri sopra citati l'incapacità del governo Berlusconi nell'attuare una politica per lo sviluppo. Oltre ai 32 miliardi per esso, i rimanenti 33 potrebbero essere destinati agli enti locali: sia per le Regioni che per i Comuni.
Questa manovra non sa da fare. E' questa la chiara posizione espressa in seno al Consiglio regionale pugliese dal centrosinistra nel corso di una conferenza stampa a cui hanno partecipato i capigruppo di Italia dei Valori, Sinistra Ecologia e Libertà , Puglia per Vendola e Partito Democratico, rispettivamente nelle persone dei consiglieri Schiavone, Losappio, Disabato e Decaro. Costoro sostengono all'unisono, in un momento nel quale l'opposizione nazionale di centrosinistra è spaccata, la necessità di presentare una contromanovra, poichè quella varata dal governo Berlusconi, su indicazione del ministro dell'Economia Tremonti, penalizzerà pesantemente i cittadini e le Regioni, con particolare riferimento a quelle meridionali. Non da meno, verranno penalizzati i servizi, fra cui, ad esempio, i trasporti, la sanità e l'occupazione, per cui si propone di varare 32 miliardi per lo sviluppo tenendo, in particolare, sotto controllo i finanziamenti che le regioni destinano alle imprese.
Trattasi di una chiara presa di posizione alla vigilia della manifestazione in programma martedì 15 giugno a Roma con i presidenti delle Regioni italiane (comprese anche quelle governate dal centrodestra), che ribadiranno la loro contrarietà ad un provvedimento che conferma per i consiglieri sopra citati l'incapacità del governo Berlusconi nell'attuare una politica per lo sviluppo. Oltre ai 32 miliardi per esso, i rimanenti 33 potrebbero essere destinati agli enti locali: sia per le Regioni che per i Comuni.
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