di Michele Tedesco
L’ uomo e il cane si nutrono reciprocamente di un rapporto sanguigno e viscerale, che li rende sovente inseparabili. A volte la superficialità di alcuni mina le basi di questo legame e lo rende fragile e sensibile alle minacce più disparate. L’ obbligo del microchip (realtà concreta nelle città, ma troppo spesso, pura fantasia nei centri più piccoli) ha investito i proprietari di cani di un obbligo civile e soprattutto morale nei confronti dei loro piccoli amici, e ha fatto si che l’ abbandono si possa considerare un fenomeno quasi marginale. Il problema si pone allorchè si decida di portare i nostri fido in spiaggia, in quanto ordinanze regionali e comunali impediscono l’ accesso a qualsiasi animale domestico all’ arenile. Pena il pagamento di salatissime ammende. A partire dal 2002 la normativa sulle spiagge non è più competenza delle Capitanerie di Porto, ma direttamente delle Regioni che posso delegare i singoli Comuni. Fino a tale data, la Capitaneria di Porto fissava il divieto di accesso alle spiagge da parte dei cani per il periodo giugno-settembre. Alcuni divieti sono fissati a livello nazionale, come quello di accesso ai cani alle spiagge con circolare del Ministro della Marina Mercantile (ora ministero dei Trasporti e della Navigazione) nº 5171242 del 07.05.1994. L'infrazione a questo divieto è punita dall'Art. nº 1164 del Codice della Navigazione che prevede, secondo il D.L. nº 507 del 30.12.1999, una sanzione compresa fra quelli che erano 1 e 6 milioni di Lire. Ovviamente sono esclusi dal divieto solo i cani di salvataggio e i cani guida per i non vedenti. Che senso hanno dunque, le decine di campagne istituzionali e delle Associazioni contro gli abbandoni dei cani durante i mesi estivi, se poi i Comuni usano lo strumento dell’ordinanza di divieto di portare i cani in spiaggia per fare cassa, applicando spesso in maniera illegittima e illegale sanzioni che mediamente superano i 400 euro? In puglia esiste una sola spiaggia attrezzata ad accogliere i cani nei pressi di Vieste (Fg). Null’ altro. A Bari, i dottori Frate & Aloè della “Clinica Veterinaria Città di Bari”, stanno promuovendo una raccolta firme per l’ assegnazione di un tratto di costa barese, in cui sia consentita la balneazione ai nostri piccoli amici, e la realizzazione di sguinzagliatoi, aree recintate in cui i cani possono giocare e socializzare con i loro simili liberamente e in tutta sicurezza.
Per maggiori info: www.clinicaveterinariacittadibari.it.
L’ uomo e il cane si nutrono reciprocamente di un rapporto sanguigno e viscerale, che li rende sovente inseparabili. A volte la superficialità di alcuni mina le basi di questo legame e lo rende fragile e sensibile alle minacce più disparate. L’ obbligo del microchip (realtà concreta nelle città, ma troppo spesso, pura fantasia nei centri più piccoli) ha investito i proprietari di cani di un obbligo civile e soprattutto morale nei confronti dei loro piccoli amici, e ha fatto si che l’ abbandono si possa considerare un fenomeno quasi marginale. Il problema si pone allorchè si decida di portare i nostri fido in spiaggia, in quanto ordinanze regionali e comunali impediscono l’ accesso a qualsiasi animale domestico all’ arenile. Pena il pagamento di salatissime ammende. A partire dal 2002 la normativa sulle spiagge non è più competenza delle Capitanerie di Porto, ma direttamente delle Regioni che posso delegare i singoli Comuni. Fino a tale data, la Capitaneria di Porto fissava il divieto di accesso alle spiagge da parte dei cani per il periodo giugno-settembre. Alcuni divieti sono fissati a livello nazionale, come quello di accesso ai cani alle spiagge con circolare del Ministro della Marina Mercantile (ora ministero dei Trasporti e della Navigazione) nº 5171242 del 07.05.1994. L'infrazione a questo divieto è punita dall'Art. nº 1164 del Codice della Navigazione che prevede, secondo il D.L. nº 507 del 30.12.1999, una sanzione compresa fra quelli che erano 1 e 6 milioni di Lire. Ovviamente sono esclusi dal divieto solo i cani di salvataggio e i cani guida per i non vedenti. Che senso hanno dunque, le decine di campagne istituzionali e delle Associazioni contro gli abbandoni dei cani durante i mesi estivi, se poi i Comuni usano lo strumento dell’ordinanza di divieto di portare i cani in spiaggia per fare cassa, applicando spesso in maniera illegittima e illegale sanzioni che mediamente superano i 400 euro? In puglia esiste una sola spiaggia attrezzata ad accogliere i cani nei pressi di Vieste (Fg). Null’ altro. A Bari, i dottori Frate & Aloè della “Clinica Veterinaria Città di Bari”, stanno promuovendo una raccolta firme per l’ assegnazione di un tratto di costa barese, in cui sia consentita la balneazione ai nostri piccoli amici, e la realizzazione di sguinzagliatoi, aree recintate in cui i cani possono giocare e socializzare con i loro simili liberamente e in tutta sicurezza.
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