Cgia, prezzi aumentati soprattutto al Sud; in Puglia ristoranti e alberghi +32,8%

ROMA. Dall'introduzione dell'euro, avvenuta il 1 gennaio 2002, l'inflazione si è fatta sentire soprattutto al Sud. Se dal 2001 al giugno 2010 la media italiana di incremento dei prezzi e' stata del 20%, la Calabria e' la regione che ha subito l'aumento piu' elevato: +25,8 %.Seguono la Campania, con il +25,4 %; la Sicilia, con il +22,6 % e l'Abruzzo, con il +21,2 %. Ultime, in questa speciale graduatoria, sono il Veneto (+18%), la Lombardia (+17,9%) e, all'ultimo posto, la Toscana dove i prezzi sono lievitati ''solo'' del +17,8 %. E' quanto emerge dai dati statistici elaborati dall'Ufficio Studi della CGIA di Mestre.
Fra i prodotti che hanno subito i rincari piu' forti, gli alimentari e le bevande analcoliche. Questo settore ha visto registrare punte di crescita in Campania del 35,4% e in Calabria del 30,6%.
Preoccupante, invece, gli aumenti di spesa registrati per gli affitti, le manutenzioni della casa e i rincari avvenuti sulle bollette di luce, acqua e gas e altri combustibili. Nel Trentino Alto Adige, dall'introduzione dell'euro ad oggi, la crescita e' stata del +37,3%. In Sicilia del +34,9%, in Sardegna del +33,5% e in Calabria del +31,7%. Infine, anche gli alberghi, la ristorazione e i pubblici esercizi hanno subito aumenti molto consistenti. Gli aumenti piu' forti si sono avuti in Sicilia, con il +34,1%, in Puglia, con il 32,8% e in Calabria, con il 32,1%.

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