Insediamento commissioni, perchè vietare l'accesso alla stampa?

di Nicola Zuccaro
E' stata una mattinata sgradevole ed infelice per la stampa pugliese, ed in particolare per chi scrive in rappresentanza del Giornale di Puglia, quella ieri, giovedì 1 luglio, in occasione dell'insediamento delle sette commissioni, in seno al Consiglio Regionale. Chi vi scrive è stato allontanato repentinamente dai responsabili dell'Ufficio stampa del Consiglio regionale poichè, a loro dire, le sedute non erano aperte al pubblico. Inoltre, ai foto e cineoperatori è stata prescritta una toccata e fuga per fotografare i commissari neoeletti, i presidenti, i vice... Una domanda a questi signori: che senso ha inviare i comunicati stampa per poi ricevere codesto trattamento? Sarebbe stato più logico ed elegante allestire una sala per poter trasmettere in videoconferenza un evento che, al pari dell'insediamento del Consiglio regionale, ha rivestito grande importanza, perchè il Consiglio, ieri, è entrato nel pieno esercizio delle proprie funzioni, diventando quindi operativo.
Per le prossime occasioni, si suggerisce all'Ufficio stampa del Consiglio regionale della Puglia di divulgare tutte le iniziative a fatto compiuto, razionalizzando così il già impegnativo lavoro degli organi di informazione locale che, quotidianamente, faticano nell'organizzare le loro presenze in eventi e conferenze stampa a volte anche inutili.
Dove sta, dunque, la tanto proclamata apertura della nuova presidenza del Consiglio regionale alla stampa?

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