MANFREDONIA (FOGGIA). La citta' di Manfredonia dice no alla mafia, al racket e al traffico di droga con il 'No mafia day'. Il corteo silenzioso, a cui hanno preso parte duemila giovani, e' partito ieri sera dopo le 19 da piazzale Galli, vicino al tribunale, e si è snodato per le vie cittadine. I manifestanti indossavano magliette bianche in segno di protesta.
L'iniziativa e' stata organizzata dopo i due omicidi compiuti a distanza di tre giorni l'uno dall'altro a fine giugno collegati alla sanguinosa faida del Gargano. Alla manifestazione ha partecipato anche il sindaco di Manfredonia, Angelo Riccardi, che ha commentato così la protesta: "La nostra città si indigna e si ribella alle mafie, al racket, ai fenomeni estorsivi, a quella cultura distorta che relega il rispetto per le istituzioni a ruolo di secondo piano. Siamo partecipi di un momento di cambiamento importante che ci vuole tutti, amministratori e cittadini, animati dallo stesso desiderio: cambiare lo stato malato delle cose, squarciare quella tela tessuta da pochi per imbrigliare molti cittadini onesti", ha concluso il sindaco.
BORDO (PD): SERVE MONITORAGGIO PIU' EFFICACE - "Le possibili evoluzioni che il fenomeno mafioso può avere nel nostro territorio impongono un attento monitoraggio ed un ancor più efficace contrasto per scongiurare il pericolo di infiltrazioni, finora forse sottovalutato, che va colpito sul nascere per evitare l'acquisizione, da parte delle organizzazioni criminali, di una capacità invasiva del tessuto economico e sociale". E' l'allarme lanciato da Michele Bordo, deputato del PD e componente della Commissione bicamerale Antimafia, in coincidenza con il ‘No Mafia Day' in programma questo pomeriggio a Manfredonia, "a cui partecipo condividendo il positivo e concreto obiettivo di favorire la nascita e il radicamento di un movimento civico fondato sull'affermazione della legalità diffusa nella nostra città, in cui i nostri figli dovranno vivere liberi da ogni paura e condizionamento".
L'iniziativa e' stata organizzata dopo i due omicidi compiuti a distanza di tre giorni l'uno dall'altro a fine giugno collegati alla sanguinosa faida del Gargano. Alla manifestazione ha partecipato anche il sindaco di Manfredonia, Angelo Riccardi, che ha commentato così la protesta: "La nostra città si indigna e si ribella alle mafie, al racket, ai fenomeni estorsivi, a quella cultura distorta che relega il rispetto per le istituzioni a ruolo di secondo piano. Siamo partecipi di un momento di cambiamento importante che ci vuole tutti, amministratori e cittadini, animati dallo stesso desiderio: cambiare lo stato malato delle cose, squarciare quella tela tessuta da pochi per imbrigliare molti cittadini onesti", ha concluso il sindaco.
BORDO (PD): SERVE MONITORAGGIO PIU' EFFICACE - "Le possibili evoluzioni che il fenomeno mafioso può avere nel nostro territorio impongono un attento monitoraggio ed un ancor più efficace contrasto per scongiurare il pericolo di infiltrazioni, finora forse sottovalutato, che va colpito sul nascere per evitare l'acquisizione, da parte delle organizzazioni criminali, di una capacità invasiva del tessuto economico e sociale". E' l'allarme lanciato da Michele Bordo, deputato del PD e componente della Commissione bicamerale Antimafia, in coincidenza con il ‘No Mafia Day' in programma questo pomeriggio a Manfredonia, "a cui partecipo condividendo il positivo e concreto obiettivo di favorire la nascita e il radicamento di un movimento civico fondato sull'affermazione della legalità diffusa nella nostra città, in cui i nostri figli dovranno vivere liberi da ogni paura e condizionamento".