di Michele Tedesco
La bella stagione è spesso la cornice ideale per lunghe passeggiate in compagnia dei nostri amici a 4 zampe, magari nei parchi (dove è concesso) o nei campi. Abbandonato il circuito scavato dalle interminabili passeggiate “funzionali”, attorno all’ isolato, ci possiamo dedicare a ben più salubri svaghi, sempre che le temperature lo permettano.Ma attenzione: una corsetta o qualche gioco “en plein air” potrebbero nascondere numerose insidie per il nostro Fido. Improvvisi e ripetuti starnuti, incessanti scuotimenti della testa, zoppie di vario grado sono i sintomi causati dall'ingresso di un forasacco rispettivamente nelle cavità nasali, auricolari o attraverso la cute. Se poi risulta che il nostro animale abbia passeggiato o giocato in zone in cui sono presenti le famigerate piante da cui provengono questi semi, la probabilità che la causa di questo sintomo sia proprio il forasacco è alta. Il forasacco è il seme di una graminacea, chiamato arista, proveniente dalla pianta di Hordeum Murinum o "Orzo Selvatico" oppure dalla pianta di Avena Fatua o "Avena Selvatica". Queste piante sono largamente diffuse nei campi incolti e lungo i margini di strade e viali e nascono spontaneamente anche nei giardinetti cittadini. La particolarità di questi semi è quella di avere una punta acuminata e un sistema di appendici che consente l'imbrigliamento tra i peli degli animali e nelle trame del tessuto dei nostri abiti. La particolare disposizione di queste appendici consente al seme solo il movimento in una direzione. Così, se il forasacco sarà entrato in cavità nasale o auricolare, non potrà che procedere, approfondendosi sempre di più. Quando il forasacco si imbriglia tra i peli (è frequente che si localizzi tra i cuscinetti plantari) grazie alla presenza di una robusta punta comincerà lentamente a perforare la cute per poi penetrare e raggiungere le regioni del corpo più disparate. Dato che i problemi che può causare un seme di questo tipo sono tanti, il consiglio è quello di evitare sempre i luoghi in cui crescono le erbacce. Il periodo in cui comincia la comparsa di questo tipo di vegetazione è il periodo primaverile ma è il periodo estivo quello in cui si verificano la maggior parte degli incidenti. Con il caldo, infatti, i semi maturano, seccano e cominciano ad affliggere la salute dei nostri piccoli animali. Se il cane o il gatto hanno già passeggiato fra questa vegetazione è buona norma controllare le orecchie ed accarezzarli accuratamente su tutto il corpo alla ricerca di questi semi. Se il forasacco invece è penetrato nelle cavità nasali o auricolari ed è molto superficiale, il vostro veterinario di fiducia, potrà tentare di rimuoverlo tramite una pinzetta, ma solo se il vostro animale collaborerà, restando immobile. Purtroppo, nella stragrande maggioranza dei casi, ci si rivolge a un medico, solo quando il forasacco è ormai profondamente penetrato. Il modo migliore per risolvere la questione è quello di utilizzare un endoscopio, ma solo a seguito dell’ induzione dell’ anestesia: anche un movimento impercettibile dell’ animale potrebbe causare gravissimi danni, quali la perforazione dell’ orecchio. La penetrazione di un forasacco nella cute, si manifesta con una zona arrossata al centro della quale si presenta un forellino. Anche in questo caso è bene rivolgersi quanto prima al personale di un ambulatorio veterinario. Occhio dunque, a dove mettete le zampe!
Si ringraziano per la cortese collaborazione scientifica i Dott.ri Alessandro Frate e Clementina Aloè della Clinica Veterinaria “Città di Bari” ( www.clinicaveterinariacittadibari.it )
La bella stagione è spesso la cornice ideale per lunghe passeggiate in compagnia dei nostri amici a 4 zampe, magari nei parchi (dove è concesso) o nei campi. Abbandonato il circuito scavato dalle interminabili passeggiate “funzionali”, attorno all’ isolato, ci possiamo dedicare a ben più salubri svaghi, sempre che le temperature lo permettano.Ma attenzione: una corsetta o qualche gioco “en plein air” potrebbero nascondere numerose insidie per il nostro Fido. Improvvisi e ripetuti starnuti, incessanti scuotimenti della testa, zoppie di vario grado sono i sintomi causati dall'ingresso di un forasacco rispettivamente nelle cavità nasali, auricolari o attraverso la cute. Se poi risulta che il nostro animale abbia passeggiato o giocato in zone in cui sono presenti le famigerate piante da cui provengono questi semi, la probabilità che la causa di questo sintomo sia proprio il forasacco è alta. Il forasacco è il seme di una graminacea, chiamato arista, proveniente dalla pianta di Hordeum Murinum o "Orzo Selvatico" oppure dalla pianta di Avena Fatua o "Avena Selvatica". Queste piante sono largamente diffuse nei campi incolti e lungo i margini di strade e viali e nascono spontaneamente anche nei giardinetti cittadini. La particolarità di questi semi è quella di avere una punta acuminata e un sistema di appendici che consente l'imbrigliamento tra i peli degli animali e nelle trame del tessuto dei nostri abiti. La particolare disposizione di queste appendici consente al seme solo il movimento in una direzione. Così, se il forasacco sarà entrato in cavità nasale o auricolare, non potrà che procedere, approfondendosi sempre di più. Quando il forasacco si imbriglia tra i peli (è frequente che si localizzi tra i cuscinetti plantari) grazie alla presenza di una robusta punta comincerà lentamente a perforare la cute per poi penetrare e raggiungere le regioni del corpo più disparate. Dato che i problemi che può causare un seme di questo tipo sono tanti, il consiglio è quello di evitare sempre i luoghi in cui crescono le erbacce. Il periodo in cui comincia la comparsa di questo tipo di vegetazione è il periodo primaverile ma è il periodo estivo quello in cui si verificano la maggior parte degli incidenti. Con il caldo, infatti, i semi maturano, seccano e cominciano ad affliggere la salute dei nostri piccoli animali. Se il cane o il gatto hanno già passeggiato fra questa vegetazione è buona norma controllare le orecchie ed accarezzarli accuratamente su tutto il corpo alla ricerca di questi semi. Se il forasacco invece è penetrato nelle cavità nasali o auricolari ed è molto superficiale, il vostro veterinario di fiducia, potrà tentare di rimuoverlo tramite una pinzetta, ma solo se il vostro animale collaborerà, restando immobile. Purtroppo, nella stragrande maggioranza dei casi, ci si rivolge a un medico, solo quando il forasacco è ormai profondamente penetrato. Il modo migliore per risolvere la questione è quello di utilizzare un endoscopio, ma solo a seguito dell’ induzione dell’ anestesia: anche un movimento impercettibile dell’ animale potrebbe causare gravissimi danni, quali la perforazione dell’ orecchio. La penetrazione di un forasacco nella cute, si manifesta con una zona arrossata al centro della quale si presenta un forellino. Anche in questo caso è bene rivolgersi quanto prima al personale di un ambulatorio veterinario. Occhio dunque, a dove mettete le zampe!
Si ringraziano per la cortese collaborazione scientifica i Dott.ri Alessandro Frate e Clementina Aloè della Clinica Veterinaria “Città di Bari” ( www.clinicaveterinariacittadibari.it )
Tags
Approfondimento