LECCE. Nuove polemiche sulla gestione amministrativa dei parcheggi a pagamento a Lecce. Giovanni D’Agata componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di Idv e fondatore dello “Sportello Dei Diritti” plaude alla coraggiosa iniziativa del cittadino Roberto Spennato, referente per la provincia di Lecce del Comitato “Strisce Blu” che vuole far luce su presunte illegittimità da parte di alcune amministrazioni comunali. In data odierna, infatti, il presidente del comitato territoriale da tempo impegnato in una battaglia per la trasparenza dell’agire amministrativo, ha presentato ben otto esposti presso la Procura di Lecce al fine di verificare la sussistenza di eventuali reati o illegittimità nel comportamento di alcune amministrazioni in particolare, da una parte in merito alla gestione delle quote percentuali dei proventi delle sanzioni amministrative che secondo gli esposti finirebbero in parte nelle casse delle società concessionarie dei servizi e dall’altra relativamente al posizionamento delle strisce in aree non rispondenti ai requisiti del Codice della Strada.
La denuncia del comitato, assistito dall’avv. Francesco D’Agata, segue altri esposti presentati dal sottoscritto in merito alla gestione delle spese di notifica dei verbali relativi a sanzioni amministrative e certamente contribuirà a fare chiarezza in un settore quale quello dei parcheggi a pagamento, nel quale la trasparenza dovrebbe essere la linea guida anche perché spesso, non a torto, i cittadini si sentono ingiustificatamente vessati da pubbliche amministrazioni locali che hanno trovato nelle “strisce blu” e nelle relative sanzioni un nuovo modo per tassare i cittadini e per rimpinguare i propri bilanci.
La denuncia del comitato, assistito dall’avv. Francesco D’Agata, segue altri esposti presentati dal sottoscritto in merito alla gestione delle spese di notifica dei verbali relativi a sanzioni amministrative e certamente contribuirà a fare chiarezza in un settore quale quello dei parcheggi a pagamento, nel quale la trasparenza dovrebbe essere la linea guida anche perché spesso, non a torto, i cittadini si sentono ingiustificatamente vessati da pubbliche amministrazioni locali che hanno trovato nelle “strisce blu” e nelle relative sanzioni un nuovo modo per tassare i cittadini e per rimpinguare i propri bilanci.