Ambiente: partono iniziative Sel per ridurre Co2 e Ato

BARI. Ottimizzare la raccolta dei rifiuti e limitare le emissioni di CO2 nei cieli di Brindisi. Questo il senso delle due iniziative legislative presentate in conferenza stampa dal gruppo Sel in Consiglio Regionale della Puglia. In particolare, spiega una nota regionale, i consiglieri Michele Losappio, Antonio Matarrelli, Alfredo Cervellera, Francesco Pastore, Donato Pellegrino, Arcangelo Sannicandro e Michele Ventricelli, hanno presentato una mozione che riduce a 6 gli Ato per la gestione integrata dei rifiuti urbani e una proposta di legge che intende ridurre le emissioni di CO2 prodotte dalle centrali a carbone di Brindisi. Il capogruppo Losappio ha spiegato il senso della mozione. ''La proposta - ha sottolineato - affronta un pezzo della delicata e piu' complessa problematica connessa ai rifiuti. Nessuna velleita' di rivoluzionare il sistema, ma solo di rendere piu' efficiente la raccolta''. Il sistema di raccolta dei rifiuti e' attualmente affidato ai Comuni, raggruppati in 15 Ato (Ambito territoriale ottimale).
Ogni Ato, quindi, indice un'unica gara in cui affida il servizio di raccolta urbana e la raccolta differenziata a ditte esterne. Lo smaltimento dei rifiuti deve poi avvenire in 15 strutture (discariche, impianti di biostabilizzazione, di combustione o a compost), una per ogni Ato.
''La nostra proposta - ha chiarito Losappio - e' quella di ridurre gli Ato a 6, uno per ogni provincia, utilizzando lo stesso meccanismo che fu utilizzato a suo tempo per le Asl.
Questo comportera' una raccolta piu' efficiente ed una riduzione dei costi perche' elimineremmo un bel po' di carrozzoni''. Losappio ha poi ricordato che il Piano Rifiuti non puo' essere modificato con una legge, ma con una delibera di Giunta. Per questo il gruppo Sel ha inteso impegnare la Giunta attraverso lo strumento della mozione.
Diverso, prosegue la nota, il senso della proposta di legge che si pone l'obiettivo di limitare le emissioni in atmosfera di biossido di carbonio prodotte dalle centrali a carbone di Brindisi.
''Gia' il Piano energetico regionale (Pear) del 2006 - ha spiegato Losappio - prevedeva la riduzione di CO2 in atmosfera del 25% in 10 anni. E come si riduce l'emissione del CO2? La maniera piu' semplice e' quella di produrre di meno. Ma ci sono anche altri sistemi come quelli di miglioramento tecnologico degli impianti esistenti o il sistema di ''tombamento' che sta studiando l'Ansaldo di Gioia del colle. Nella pdl non indichiamo alle industrie di utilizzare questo o quel sistema, prevediamo solo che le due centrali di Brindisi presentino un piano nel quale si impegnano a ridurre le emissioni di CO2 in atmosfera con obiettivi fissati su base triennale. Al termine dei tre anni non deve essere superato il valore di emissione pari all'87,5% del valore registrato al 2004''.
''Se le societa' non presentano il piano o non lo applicano - ha continuato il capogruppo Sel - scatta la sanzione pecunaria di circa 20 euro su ciascuna tonnellata di biossido di carbonio oltre i limiti consentiti dalla legge''.
L'obiettivo e' quello di rendere piu' proficuo l'ammodernamento degli impianti, piuttosto che incorrere in sanzioni che, da calcoli fatti, si aggirerebbero intorno ai 30milioni di euro.
''E' una proposta - ha sottolineato Losappio - che non va nella direzione di chiudere impianti e neppure di eliminare posti di lavoro, ma ha come obiettivo solo la tutela della salute dei cittadini''. ''Anche se puo' sembrare un problema localistico - ha concluso il consigliere Antonio Matarrelli - questa pdl e' un esempio di buona prassi, un modello ambientale che puo' essere esportato in altre regioni e anche in altri stati''.

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