FOGGIA. Il presidente della Camera, Gianfranco Fini, ha partecipato stamane alla cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico dell'universita' foggiana. La cerimonia e' iniziata alle 11.00 con l'introduzione del rettore, prof. Giovanni Volpe, che ha ricordato la condizione di difficolta' delle universita' meridionali citando due dati sulla fuga dei cervelli: nel 2004 i laureati con il massimo dei voti che hanno lasciato il Sud e' stato il 25%, nel 2007 il 38%. Volpe ha pure ricordato che i tagli all'universita' rischiano di compromettere tutto l'apparato e ''io - ha detto - non faro' il liquidatore dell'universita' di Foggia''. Il rettore ha chiesto che alle universita' venga riconosciuta autonomia finanziaria, siano esentate dall'Irap e beneficino delle royalties legate alle energie rinnovabili.
L'intervento del presidente della Camera è stato invece di carattere politico con una riflessione sulla riforma Gelmini che lascia spazio a pochi dubbi. "Si tradisce lo spirito della riforma e si impedisce la carriera ai meritevoli se vengono confermati i tagli e se non si mettono a disposizione posti di associato per i ricercatori meritevoli", ha sostenuto Fini. "Quindi - ha aggiunto il presidente della Camera - si finisce per frustrare lo spirito della riforma e quindi e' meglio ritirarla''.
Fini ha inoltre valutato positivamente alcuni aspetti della riforma quali la trasformazione degli scatti da automatici a meritocratici. ''I tagli previsti per l'Universita' italiana - ha spiegato al riguardo Fini - non sono sopportabili perche' ci sarebbe uno sbilancio tra la spesa per il personale e i fondi ordinari tale per cui sarebbe impossibile dare gli stipendi del personale e queste non sono opinioni politiche ma matematiche''
L'intervento del presidente della Camera è stato invece di carattere politico con una riflessione sulla riforma Gelmini che lascia spazio a pochi dubbi. "Si tradisce lo spirito della riforma e si impedisce la carriera ai meritevoli se vengono confermati i tagli e se non si mettono a disposizione posti di associato per i ricercatori meritevoli", ha sostenuto Fini. "Quindi - ha aggiunto il presidente della Camera - si finisce per frustrare lo spirito della riforma e quindi e' meglio ritirarla''.
Fini ha inoltre valutato positivamente alcuni aspetti della riforma quali la trasformazione degli scatti da automatici a meritocratici. ''I tagli previsti per l'Universita' italiana - ha spiegato al riguardo Fini - non sono sopportabili perche' ci sarebbe uno sbilancio tra la spesa per il personale e i fondi ordinari tale per cui sarebbe impossibile dare gli stipendi del personale e queste non sono opinioni politiche ma matematiche''