di Tatiana Acquaviva
Novità per il fotovoltaico pugliese con i nuovi criteri sulla Valutazione d’impatto ambientale per l’installazione di nuovi impianti che l'Assemblea regionale ha approvato nelle ultime ore. La decisione più importante riguarda la soglia oltre la quale è necessaria la procedura autorizzativa, che è stata abbassata da 10 magawatt ad 1, in conformità con la normativa nazionale, che nel 2009 aveva decretato un atteggiamento più severo, a scapito di eventuali speculazioni. Infatti, quello dell’energia pulita si è spesso trasformato in un vero e proprio business, accompagnato da atti illeciti, come gli incendi dolosi di suoli coltivati e poi destinati a “nuovo uso”, che ha fatto intravedere anche l’ombra della criminalità organizzata. Di qui la necessità di un cambio di rotta e di una nuova regolamentazione, che per ciò che riguarda l’obbligo di valutazione comprende anche l’innalzamento a 3 megawatt per gli impianti in aree industriali dismesse e l’abbassamento a 0,5 megawatt per gli impianti in aree protette. Intanto, una multinazionale spagnola, la FRV, leader in campo fotovoltaico, ha messo a punto un piano di investimenti da 125 milioni di euro per la costruzione in Italia di impianti di energia solare, che porteranno alla creazione di 200 posti di lavoro in fase di costruzione e di 15 permanenti a sito operativo. Gli impianti, una volta in esercizio, soddisferanno il fabbisogno energetico corrispondente al consumo di circa 28.000 famiglie ed eviteranno l'immissione in atmosfera di oltre 60.000 tonnellate di Co2. Nonostante gli evidenti benefici che si ricavano dall’uso del fotovoltaico, ci sono comunque polemiche da parte di chi, in Puglia, lamenta la deturpazione del territorio o la presenza di ingenti interessi economici dietro la “facciata ambientalistica”. Probabilmente tutto ciò è vero, ed è vero anche che la costruzione di alcuni impianti ad energia rinnovabile non potrà cambiare da un momento all’altro le sorti della nostra atmosfera, ma è comunque un passo importante verso un miglioramento sostanziale delle nostre condizioni di vita.
Novità per il fotovoltaico pugliese con i nuovi criteri sulla Valutazione d’impatto ambientale per l’installazione di nuovi impianti che l'Assemblea regionale ha approvato nelle ultime ore. La decisione più importante riguarda la soglia oltre la quale è necessaria la procedura autorizzativa, che è stata abbassata da 10 magawatt ad 1, in conformità con la normativa nazionale, che nel 2009 aveva decretato un atteggiamento più severo, a scapito di eventuali speculazioni. Infatti, quello dell’energia pulita si è spesso trasformato in un vero e proprio business, accompagnato da atti illeciti, come gli incendi dolosi di suoli coltivati e poi destinati a “nuovo uso”, che ha fatto intravedere anche l’ombra della criminalità organizzata. Di qui la necessità di un cambio di rotta e di una nuova regolamentazione, che per ciò che riguarda l’obbligo di valutazione comprende anche l’innalzamento a 3 megawatt per gli impianti in aree industriali dismesse e l’abbassamento a 0,5 megawatt per gli impianti in aree protette. Intanto, una multinazionale spagnola, la FRV, leader in campo fotovoltaico, ha messo a punto un piano di investimenti da 125 milioni di euro per la costruzione in Italia di impianti di energia solare, che porteranno alla creazione di 200 posti di lavoro in fase di costruzione e di 15 permanenti a sito operativo. Gli impianti, una volta in esercizio, soddisferanno il fabbisogno energetico corrispondente al consumo di circa 28.000 famiglie ed eviteranno l'immissione in atmosfera di oltre 60.000 tonnellate di Co2. Nonostante gli evidenti benefici che si ricavano dall’uso del fotovoltaico, ci sono comunque polemiche da parte di chi, in Puglia, lamenta la deturpazione del territorio o la presenza di ingenti interessi economici dietro la “facciata ambientalistica”. Probabilmente tutto ciò è vero, ed è vero anche che la costruzione di alcuni impianti ad energia rinnovabile non potrà cambiare da un momento all’altro le sorti della nostra atmosfera, ma è comunque un passo importante verso un miglioramento sostanziale delle nostre condizioni di vita.