BRINDISI. Grande ancora è lo sconcerto sul caso del petrolchimico di Brindisi. La Regione Puglia chiedera' ai magistrati inquirenti copia della documentazione in loro possesso riguardanti lo stabilimento brindisino. A renderlo noto è l'assessore all'Ambiente della Regione Puglia, Lorenzo Nicastro, dopo che ieri sono state sottoposte a sequestro cautelativo sette torce nell'area del petrolchimico di Brindisi la cui accensione, che dovrebbe avvenire solo per scopi di sicurezza degli impianti, per la Procura di Brindisi verrebbe invece programmata per smaltire rifiuti gassosi e nocivi in atmosfera.
LEGAMBIENTE: SERVE TRASPARENZA - Come al solito a Brindisi è la Magistratura che deve intervenire sulle emergenze ambientali, con il sequestro delle torce del petrolchimico. Legambiente – ed altre associazioni – ha fatto nel tempo una serie di denunce, a causa delle reiterate emissioni in torcia di gas di processo. Le deboli giustificazioni addotte: emergenza o inconvenienti ad alcune valvole, non ci convinsero allora, ed oggi si è accertato che gli scarichi erano un sistema illecito per disfarsi di prodotti ritenuti oggi – a ragione – rifiuti industriali.
Le sostanze rilasciate, estremamente tossiche e dannose per la salute, hanno contribuito all’inquinamento dell’atmosfera del territorio e sono il contraltare dell’inquinamento dei terreni retrostanti il petrolchimico stesso. Questo, e i morti per il CVM di infelice memoria, non possono essere il prezzo da pagare per la produzione industriale e per il diritto al lavoro.
Il termine dei venti giorni stabilito per rientrare dal sequestro – ferme restando le responsabilità penali degli inquisiti - deve essere assolutamente rispettato e non deve diventare un alibi per giustificare la messa in cassa integrazione degli incolpevoli lavoratori, che non possono e non debbono pagare per le colpe altrui.
Legambiente non vuole la chiusura del petrolchimico, ma pretende che le lavorazioni industriali siano svolte in un clima di trasparenza, in regime di assoluta sicurezza sia per i lavoratori che per la cittadinanza, e senza scorciatoie di illegalità. Il rispetto delle regole, che a Brindisi sembra essere un optional in tanti settori, deve diventare il punto fermo da cui non si può e non si deve derogare.
Legambiente continuerà nella sua opera di controllo e vigilanza affinchè siano rispettate la legalità e la tutela della popolazione.
LEGAMBIENTE: SERVE TRASPARENZA - Come al solito a Brindisi è la Magistratura che deve intervenire sulle emergenze ambientali, con il sequestro delle torce del petrolchimico. Legambiente – ed altre associazioni – ha fatto nel tempo una serie di denunce, a causa delle reiterate emissioni in torcia di gas di processo. Le deboli giustificazioni addotte: emergenza o inconvenienti ad alcune valvole, non ci convinsero allora, ed oggi si è accertato che gli scarichi erano un sistema illecito per disfarsi di prodotti ritenuti oggi – a ragione – rifiuti industriali.
Le sostanze rilasciate, estremamente tossiche e dannose per la salute, hanno contribuito all’inquinamento dell’atmosfera del territorio e sono il contraltare dell’inquinamento dei terreni retrostanti il petrolchimico stesso. Questo, e i morti per il CVM di infelice memoria, non possono essere il prezzo da pagare per la produzione industriale e per il diritto al lavoro.
Il termine dei venti giorni stabilito per rientrare dal sequestro – ferme restando le responsabilità penali degli inquisiti - deve essere assolutamente rispettato e non deve diventare un alibi per giustificare la messa in cassa integrazione degli incolpevoli lavoratori, che non possono e non debbono pagare per le colpe altrui.
Legambiente non vuole la chiusura del petrolchimico, ma pretende che le lavorazioni industriali siano svolte in un clima di trasparenza, in regime di assoluta sicurezza sia per i lavoratori che per la cittadinanza, e senza scorciatoie di illegalità. Il rispetto delle regole, che a Brindisi sembra essere un optional in tanti settori, deve diventare il punto fermo da cui non si può e non si deve derogare.
Legambiente continuerà nella sua opera di controllo e vigilanza affinchè siano rispettate la legalità e la tutela della popolazione.