BARI. “Abbiamo riscontrato diversi punti critici, paesaggistici e di viabilità : in particolare, il paesaggio invidiato ed invidiabile, immortalato in molte cartoline, verrebbe stravolto”. Così ha parlato Marino Spilotros, presidente di Legambiente Bari, in un incontro tenutosi martedì scorso riguardo l’illustrazione del progetto relativo al Nuovo Piano Regolatore del Porto Vecchio di Bari, promosso dall’assessore Elio Sannicandro e dal consigliere delegato all'Ambiente di Bari Maria Maugeri, al quale hanno partecipato Legambiente Circolo di Bari con diverse altre associazioni ambientaliste.
“In secondo luogo, l'ampliamento del porto – ha detto ancora Spilotros - che prevede un numero minino di 500 posti barca, diventerà un accentratore di traffico verso l'area. Il centro di Bari è già piegato dal traffico che, anzi, dovrebbe essere chiuso per favorire il passeggio di pedoni e ciclisti e garantire un'aria più salubre. Inoltre, come sa perfino un velista principiante, le barche da diporto molto spesso scaricano in mare in prossimità degli approdi, con il conseguente intorbidamento dell'acqua e relativi odori fetidi. Se poi questo progetto serve all'amministrazione comunale ad assegnare i posti di lavoro che aveva promesso, - ha continuato - noi ribadiamo che ci sono numerosi altri progetti eco-sostenibili che potrebbero garantire occupazione”. Alla riunione era stato invitato anche il sindaco Michele Emiliano che tuttavia non ha partecipato. “Altra nota dolente è stata l'assenza del sindaco Emiliano, - ha concluso Spilotros - con cui avremmo potuto cercare insieme alternative valide allo stravolgimento del porto e quindi, conseguentemente, del paesaggio, dell'ambiente e della viabilità , ma sembra che al sindaco la realizzazione di questo progetto stia particolarmente a cuore. Tuttavia, sono soddisfatto della decisione del voto per la riattivazione della consulta per l'ambiente al prossimo consiglio comunale”.
(V. Fiore)
“In secondo luogo, l'ampliamento del porto – ha detto ancora Spilotros - che prevede un numero minino di 500 posti barca, diventerà un accentratore di traffico verso l'area. Il centro di Bari è già piegato dal traffico che, anzi, dovrebbe essere chiuso per favorire il passeggio di pedoni e ciclisti e garantire un'aria più salubre. Inoltre, come sa perfino un velista principiante, le barche da diporto molto spesso scaricano in mare in prossimità degli approdi, con il conseguente intorbidamento dell'acqua e relativi odori fetidi. Se poi questo progetto serve all'amministrazione comunale ad assegnare i posti di lavoro che aveva promesso, - ha continuato - noi ribadiamo che ci sono numerosi altri progetti eco-sostenibili che potrebbero garantire occupazione”. Alla riunione era stato invitato anche il sindaco Michele Emiliano che tuttavia non ha partecipato. “Altra nota dolente è stata l'assenza del sindaco Emiliano, - ha concluso Spilotros - con cui avremmo potuto cercare insieme alternative valide allo stravolgimento del porto e quindi, conseguentemente, del paesaggio, dell'ambiente e della viabilità , ma sembra che al sindaco la realizzazione di questo progetto stia particolarmente a cuore. Tuttavia, sono soddisfatto della decisione del voto per la riattivazione della consulta per l'ambiente al prossimo consiglio comunale”.
(V. Fiore)