di Giuseppe Defeudis voto: 7
Dichiaratamente ed onestamente rivelato il ricalco sul lavoro francese del 2008 di Dany Boon, “Benvenuti al sud” del napoletano Luca Miniero (“Questa notte è ancora nostra”) è una pellicola che conferma l’appeal sul pubblico. Claudio Bisio (“ex”, “maschi contro femmine”), direttore di un ufficio postale dell’hinterland milanese ed aspirante direttore di un ufficio a Milano centro, viene colto in flagrante nel tentativo di velocizzare questo agognato passaggio. Di tutta risposta i suoi superiori lo “puniscono” affidandogli una nuova sede ma al Sud, in un paesino vicino Napoli. In questo paese conoscerà vari personaggi tra cui un suo dipendente, Alessandro Siani (“la seconda volta non si scorda mai”, “ti lascio perché ti amo troppo”). Questo duo porterà il direttore milanese ad avvicinarsi sempre più all’intimo della realtà meridionale fino ad amarla e condividerla.
Una storia adatta per un’Italia ancora divisa fra le differenze reali e non tra nord e sud e che appassiona lo spettatore a ridere alle mimiche facciali e alle irriverenti battute dei due protagonisti, ben spalleggiati da Angela Finocchiaro (“lezioni di volo”, “mio fratello è figlio unico”, “non ti muovere”, “la bestia nel cuore”) e Valentina Lodovini (“fortapasc”, “generazione 1000 euro”).
Voto 7, e viva l’Italia!
Dichiaratamente ed onestamente rivelato il ricalco sul lavoro francese del 2008 di Dany Boon, “Benvenuti al sud” del napoletano Luca Miniero (“Questa notte è ancora nostra”) è una pellicola che conferma l’appeal sul pubblico. Claudio Bisio (“ex”, “maschi contro femmine”), direttore di un ufficio postale dell’hinterland milanese ed aspirante direttore di un ufficio a Milano centro, viene colto in flagrante nel tentativo di velocizzare questo agognato passaggio. Di tutta risposta i suoi superiori lo “puniscono” affidandogli una nuova sede ma al Sud, in un paesino vicino Napoli. In questo paese conoscerà vari personaggi tra cui un suo dipendente, Alessandro Siani (“la seconda volta non si scorda mai”, “ti lascio perché ti amo troppo”). Questo duo porterà il direttore milanese ad avvicinarsi sempre più all’intimo della realtà meridionale fino ad amarla e condividerla.
Una storia adatta per un’Italia ancora divisa fra le differenze reali e non tra nord e sud e che appassiona lo spettatore a ridere alle mimiche facciali e alle irriverenti battute dei due protagonisti, ben spalleggiati da Angela Finocchiaro (“lezioni di volo”, “mio fratello è figlio unico”, “non ti muovere”, “la bestia nel cuore”) e Valentina Lodovini (“fortapasc”, “generazione 1000 euro”).
Voto 7, e viva l’Italia!