di Attilio Carbonara
Il Presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, ha scritto una lettera al Premier Berlusconi, all’indomani dell’ennesima bocciatura del piano di rientro della Regione Puglia, operata dal Ministro dell’Economia, Giulio Tremonti. La breve lettera del Governatore pugliese contiene un invito al Presidente del Consiglio, ad effettuare una verifica degli adempimenti posti in essere dalla Regione Puglia negli ultimi mesi, che hanno permesso ai tecnici ministeriali di approvare l’operato della Regione stessa, ma che non hanno ancora ottenuto la necessaria firma dei ministri Tremonti, Fitto e Fazio.
La sensazione che sta prendendo piede in modo inequivocabile è che l’attuale Governo avverta l’esigenza di anteporre l’odio politico nei confronti di Vendola, tra i principali esponenti della sinistra italiana e probabile candidato premier alle prossime elezioni, alle necessità della Puglia e dei suoi cittadini. Si tratta, come è evidente, di un lugubre gioco politico le cui conseguenze si riverberano in modo pericoloso sulla salute dei cittadini pugliesi, come lo stesso Vendola ha precisato, senza trascurare i danni economici prodotti dal perdurare di questa situazione:“Col passare dei giorni-ha detto Vendola- la Puglia perde centinaia di migliaia di euro”.
Senza la firma del Piano di rientro sanitario, che garantirebbe alla Puglia i 500 milioni di euro dovuti, la sanità regionale sarebbe inevitabilmente sottoposta al commissariamento, con un conseguente aumento delle addizionali fiscali a carico dei contribuenti.
“Siccome giocano sulla nostra pelle – ha dichiarato Vendola – ho chiesto al Presidente Berlusconi, con una lettera garbatissima, che cosa devo fare. Che cosa intende fare lui e cosa devo fare io perché non lo so. Se i tavoli tecnici sono completati e dicono che abbiamo fatto un lavoro perfetto, eccellente dal punto di vista dei tagli da effettuare perché abbiamo 450 milioni in meno di euro di risorse, allora perché non stiamo firmando?”.
“Le chiedo - ha concluso Vendola - un autorevole e risolutivo intervento presso i ministri coinvolti, affinché si possa giungere sollecitamente alla sottoscrizione dell'accordo».
L’auspicio di tutti i cittadini pugliesi è che la risposta di Berlusconi possa arrivare in tempo rapidi, risparmiando loro ulteriori aggravi fiscali e rischi per la salute.
Il Presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, ha scritto una lettera al Premier Berlusconi, all’indomani dell’ennesima bocciatura del piano di rientro della Regione Puglia, operata dal Ministro dell’Economia, Giulio Tremonti. La breve lettera del Governatore pugliese contiene un invito al Presidente del Consiglio, ad effettuare una verifica degli adempimenti posti in essere dalla Regione Puglia negli ultimi mesi, che hanno permesso ai tecnici ministeriali di approvare l’operato della Regione stessa, ma che non hanno ancora ottenuto la necessaria firma dei ministri Tremonti, Fitto e Fazio.
La sensazione che sta prendendo piede in modo inequivocabile è che l’attuale Governo avverta l’esigenza di anteporre l’odio politico nei confronti di Vendola, tra i principali esponenti della sinistra italiana e probabile candidato premier alle prossime elezioni, alle necessità della Puglia e dei suoi cittadini. Si tratta, come è evidente, di un lugubre gioco politico le cui conseguenze si riverberano in modo pericoloso sulla salute dei cittadini pugliesi, come lo stesso Vendola ha precisato, senza trascurare i danni economici prodotti dal perdurare di questa situazione:“Col passare dei giorni-ha detto Vendola- la Puglia perde centinaia di migliaia di euro”.
Senza la firma del Piano di rientro sanitario, che garantirebbe alla Puglia i 500 milioni di euro dovuti, la sanità regionale sarebbe inevitabilmente sottoposta al commissariamento, con un conseguente aumento delle addizionali fiscali a carico dei contribuenti.
“Siccome giocano sulla nostra pelle – ha dichiarato Vendola – ho chiesto al Presidente Berlusconi, con una lettera garbatissima, che cosa devo fare. Che cosa intende fare lui e cosa devo fare io perché non lo so. Se i tavoli tecnici sono completati e dicono che abbiamo fatto un lavoro perfetto, eccellente dal punto di vista dei tagli da effettuare perché abbiamo 450 milioni in meno di euro di risorse, allora perché non stiamo firmando?”.
“Le chiedo - ha concluso Vendola - un autorevole e risolutivo intervento presso i ministri coinvolti, affinché si possa giungere sollecitamente alla sottoscrizione dell'accordo».
L’auspicio di tutti i cittadini pugliesi è che la risposta di Berlusconi possa arrivare in tempo rapidi, risparmiando loro ulteriori aggravi fiscali e rischi per la salute.
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