Sarah, forse ritrovata la corda che la strangolò

di Roberta Calò
Secondo le ultime indiscrezioni sul caso Scazzi, la minorenne di Avetrana uccisa lo scorso 26 agosto, sarebbero stati ritrovati tre pezzi di corda su cui restano da verificare eventuali impronte digitali per far luce sulla vicenda. L’attività della Procura non si ferma;
> Ris trovano tracce di sangue nel letto di Misseri
> L'impronta di sangue sulla sdraio
> Spezzone corda mostrato a Misseri, forse è arma delitto
> Il comune: stop a parabole e telecamere dinanzi casa Misseri
> Troppe contraddizioni in sms tra Sabrina e Ivano

> Valentina incontra in carcere Misseri

NUOVI INTERROGATORI - Intanto sono stati ascoltati i fratelli e le cognate di Michele Misseri per giustificare la loro posizione nell’arco temporale in cui l’uomo avrebbe occultato il cadavere della nipote. Gli inquirenti, infatti, nutrono ancora forti dubbi sul fatto che l’uomo sia riuscito da solo a trasportare il cadavere della ragazza nei pressi della cisterna, a spogliarlo, a occultarlo per poi ricoprirlo con terra e pietre, a bruciare i vestiti della vittima e a tornare a casa percorrendo circa sette chilometri; il tutto in soli venti minuti.
L’ipotesi è quella di un eventuale complice. I sospetti ricadrebbero su un caro amico di Misseri, Mimmino, la cui casa si trova a pochi chilometri dal luogo dove è stato occultato il cadavere.
Intanto, Concetta Serrano, madre di Sarah, dopo un lungo silenzio su quanto stava accadendo attorno a lei, scrive una lettera che sarà letta stasera durante la trasmissione televisiva Matrix: ”Io non riesco a credere che sia morta per mano di chi diceva che le voleva bene. Fate posto all’ira, la vendetta è mia”. “Ci sarà un tempo meraviglioso - prosegue la donna - in cui potrò riabbracciare mia figlia”.

Posta un commento

Nuova Vecchia

Modulo di contatto