AVETRANA. E' giallo nel giallo. Ora gli inquirenti si interrogano sulle cuffiette usate da Sarah Scazzi per ascoltare dal telefonino musica Mp3 che sono scomparsi nel nulla. Sulla base delle testimonianze fornite dai familiari, la quindicenne era uscita da casa con gli auricolari, che tuttavia non sono stati ritrovati dagli investigatori. Non si esclude che gli squilli del cellulare della minorenne provenienti dalla cantina - mentre Sara veniva uccisa dallo zio - siano stati "silenziati" dall'inserimento degli auricolari.
> Il legale della famiglia Scazzi: Ci opporremo a perizia psichiatrica zio
> "Sarah fu strangolata per 2 minuti"
IL GIALLO - Sarah, il giorno della scomparsa, sarebbe uscita con gli auricolari alle orecchie. Si era ipotizzato che, proprio a causa della musica ad alto volume, la giovane non era stata in grado di accorgersi che forse qualcuno la stava inseguendo per rapirla. Ora, dopo aver letto gran parte dell'interrogatorio reso dallo zio, Michele Misseri, che ha confessato di aver ucciso la nipote, si scopre negli atti giudiziari consultati non c'è traccia degli auricolari. Non si esclude che gli investigatori stiano compiendo accertamenti anche su queste cuffiette per capire che fine abbiano fatto.
Se le cuffiette avessero "silenziato" il cellulare di Sarah al momento dell'aggressione da parte dello zio, si spiegherebbe il motivo per il quale nessuno della famiglia Misseri ha sentito i trilli del cellulare della ragazza.
Intanto la cugina Sabrina sarà ascoltata di nuovo dagli investigatori. Lo stesso ex comandante dei Ris, Luciano Garofano, ha detto ierri sera, parlando coi giornalisti, che "è giusto che si verifichi nuovamente la portata delle dichiarazioni di Michele Misseri e che vengano riascoltate in Procura tutte le persone vicine a Sarah Scazzi".
E' un giallo quello della morte della piccola Sarah che continua a porre ancora molti interrogativi. Nelle confessioni dello zio ci sono varie contraddizioni e molte cose ancora non tornano.
> Il legale della famiglia Scazzi: Ci opporremo a perizia psichiatrica zio
> "Sarah fu strangolata per 2 minuti"
IL GIALLO - Sarah, il giorno della scomparsa, sarebbe uscita con gli auricolari alle orecchie. Si era ipotizzato che, proprio a causa della musica ad alto volume, la giovane non era stata in grado di accorgersi che forse qualcuno la stava inseguendo per rapirla. Ora, dopo aver letto gran parte dell'interrogatorio reso dallo zio, Michele Misseri, che ha confessato di aver ucciso la nipote, si scopre negli atti giudiziari consultati non c'è traccia degli auricolari. Non si esclude che gli investigatori stiano compiendo accertamenti anche su queste cuffiette per capire che fine abbiano fatto.
Se le cuffiette avessero "silenziato" il cellulare di Sarah al momento dell'aggressione da parte dello zio, si spiegherebbe il motivo per il quale nessuno della famiglia Misseri ha sentito i trilli del cellulare della ragazza.
Intanto la cugina Sabrina sarà ascoltata di nuovo dagli investigatori. Lo stesso ex comandante dei Ris, Luciano Garofano, ha detto ierri sera, parlando coi giornalisti, che "è giusto che si verifichi nuovamente la portata delle dichiarazioni di Michele Misseri e che vengano riascoltate in Procura tutte le persone vicine a Sarah Scazzi".
E' un giallo quello della morte della piccola Sarah che continua a porre ancora molti interrogativi. Nelle confessioni dello zio ci sono varie contraddizioni e molte cose ancora non tornano.
Tags
CRONACA