4 novembre, Schifani a Bari: "Paese non può che essere unito nel ricordo"

BARI. In giornate come queste il Paese non puo' che essere unito nel ricordare con commozione il prezzo che i nostri eroi, militari caduti per la pace e per missione, per assicurare la pace nel mondo e nel nostro Paese, hanno tributato". Il presidente del Senato, Renato Schifani, ha pronunciato queste parole poco prima di entrare nel Sacrario dei caduti di Oltremare di Bari, per le celebrazioni del 4 novembre.
Il presidente del Senato, subito dopo il suo ingresso, ha depositato, prima dell'inizio della Santa Messa, una corona di alloro del presidente della Repubblica ed ha poi firmato l'albo d'onore.
“Io credo che queste missioni - ha sottolineato il presidente del Senato - debbano continuare in una logica di tutela e di difesa della nostra liberta’ e della nostra sicurezza”. Schifani ha quindi ricordato che “siamo qui per onorare questi caduti e tutti i caduti che hanno emulato la loro vita, perche’ nel nostro Paese, anche in passato, si affermasse - ha concluso - ogni forma di democrazia e di liberta’”.
Anche il ministro Fitto, presente alla celebrazione, ha commentato il difficile momento che stanno vivendo i militari italiani in Afghanistan. La Puglia, sostiene Fitto, ''e' la regione italiana che ha pagato il prezzo piu' alto in termini di vite umane alla missione piu' difficile e rischiosa che la comunita' occidentale abbia mai intrapreso'': lo ha detto, parlando dell'Afghanistan, il ministro Raffaele Fitto, nel suo intervento a Bari, al Sacrario dei caduti Oltremare per la celebrazione della giornata dell'Unita' nazionale e delle Forze Armate. ''So bene - ha detto Fitto - che i caduti in missione sono tutti uguali e che non ha senso censirne la provenienza. Eppure oggi qui a Bari c'e' una tragica mappa che colpisce la nostra immaginazione''.

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