Bari, 4 novembre conferenza "Donne e lavoro: una sfida per la Puglia"

BARI. L’assessore al Welfare della Regione Puglia, Elena Gentile, e la consigliera di Parità Regionale, Serenella Molendini, promuovono la 1° Conferenza Regionale itinerante su “Donne e lavoro: una sfida per la Puglia”, che si concluderà a Bari il 4 novembre 2010 a partire dalle ore 16 presso la Sala Conferenze di Confindustria (Via Amendola, 172/R, Bari).L’assessore Regionale alle Politiche del Lavoro, Elena Gentile, ha ritenuto fondamentale avviare le attività del suo mandato rivolgendo una particolare attenzione al lavoro delle donne.
Gli incontri nelle sei province pugliesi sono stati strutturati partendo dalla specificità dei territori e destinando di volta in volta, attraverso il focus “Donne – Giovani – Sud: tre parole d’ordine per costruire una Puglia migliore”, un’attenzione esclusiva all’ascolto delle istanze provenienti dai principali stakeholders provinciali.
L’incontro conclusivo di Bari offrirà un’opportunità per riflettere sulle possibili prospettive di sviluppo in questa fase di forte crisi economica e sociale, con particolare riferimento alle persistenti condizioni di disparità, divari e squilibri tra donne e uomini.
Scopo degli incontri regionali è stato ascoltare le istanze del territorio al fine di predisporre un “Piano di interventi per il lavoro delle donne e degli uomini di Puglia”, avvalendosi delle informazioni, delle proposte e degli stimoli provenienti dall’intera Regione.
“Pur nella consapevolezza che sono le Politiche pubbliche nazionali che possono spostare il baricentro dell’occupazione verso una maggiore equità di genere e intergenerazionale, noi vogliamo fare del lavoro la nostra priorità", commenta l'assessore Elena Gentile.
"Abbiamo investito molto - aggiunge - nei 5 anni della precedente amministrazione, nelle politiche sociali perché la Puglia recuperasse il gap con il centro nord del Paese, vogliamo continuare a farlo, ma vogliamo anche integrare quest’investimento con Politiche attive del lavoro, sbloccando una società poco mobile, investendo sul merito e attuando scelte di valore: non possiamo più permetterci che donne e giovani continuino ad essere esclusi. Forse proprio a partire da questa crisi possiamo disegnare un nuovo modello di sviluppo, possiamo dare nuovamente l’idea che una costruzione collettiva del futuro per il Sud e per la Puglia è possibile”.

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