BARI. Maggioranza battuta in Consiglio regionale della Puglia sull'approvazione dell'ordine del giorno presentato dai consiglieri di centrodestra sulla ''Riorganizzazione della rete consultoriale pugliese'' avente ad oggetto la delibera di Giunta n. 735 del 15 marzo 2010, relativa al progetto di ridefinizione dei consultori. Il risultato del voto ha visto 33 si' (Pdl e Udc), 19 contrari (centrosinistra) e uno astenuto.
I proponenti chiedono al Governo regionale di ''riferire al Consiglio le motivazioni della delibera in questione e che si possa aprire una discussione in merito e una approfondita riflessione di carattere tecnico, etico, giuridico e politico sulla finalita' ed efficacia di un servizio di straordinaria valenza sociale, come il presidio di socialita' per la salvaguardia della vita e l'assistenza alle famiglie''.
Con un emendamento aggiuntivo all'odg, presentato sempre dal centrodestra e approvato a maggioranza, sempre con i voti dell'opposizione, si chiede altresi' ''la revoca della deliberazione di Giunta''.
''Contro il provvedimento - hanno ribadito in Aula i consiglieri del Pdl Zullo, Congedo e Surico - alcuni medici obiettori hanno presentato persino un ricorso al Tar, la cui sentenza ha confermato quanto le associazione delle famiglie e dei medici sostenevano da tempo sull'illegittimita' dell'esclusione degli obiettori di coscienza dai Consultori Familiari''.
Il capogruppo del Pdl Rocco Palese commenta così la battuta d'arresto della maggioranza sull'odg: ''Ora aspettiamo che il governo regionale segua quanto contenuto nell'ordine del giorno e revochi definitivamente la delibera sulla riorganizzazione della rete consultoriale pugliese''.
''La votazione finale - ha aggiunto Palese - e' stata molto piu' netta della prima nel corso del quale e' stato approvato un emendamento che prevede il ritiro della delibera da parte dell'assessore Fiore. E' il sintomo evidente che la maggioranza attraversa disagi diffusi, mentre per quanto ci riguarda e' la dimostrazione di come, i cattolici impegnati in politica, siano coerenti con i loro valori. Stiamo lottando da cinque mesi per ottenere il riconoscimento delle nostre posizioni che sono state peraltro anche condivise da una sentenza del TAR. Ora - ha concluso Palese - Vendola e la sua giunta osservino fedelmente quanto il Consiglio regionale ha stabilito ed entro fine anno proceda alla revoca della delibera''.
I proponenti chiedono al Governo regionale di ''riferire al Consiglio le motivazioni della delibera in questione e che si possa aprire una discussione in merito e una approfondita riflessione di carattere tecnico, etico, giuridico e politico sulla finalita' ed efficacia di un servizio di straordinaria valenza sociale, come il presidio di socialita' per la salvaguardia della vita e l'assistenza alle famiglie''.
Con un emendamento aggiuntivo all'odg, presentato sempre dal centrodestra e approvato a maggioranza, sempre con i voti dell'opposizione, si chiede altresi' ''la revoca della deliberazione di Giunta''.
''Contro il provvedimento - hanno ribadito in Aula i consiglieri del Pdl Zullo, Congedo e Surico - alcuni medici obiettori hanno presentato persino un ricorso al Tar, la cui sentenza ha confermato quanto le associazione delle famiglie e dei medici sostenevano da tempo sull'illegittimita' dell'esclusione degli obiettori di coscienza dai Consultori Familiari''.
Il capogruppo del Pdl Rocco Palese commenta così la battuta d'arresto della maggioranza sull'odg: ''Ora aspettiamo che il governo regionale segua quanto contenuto nell'ordine del giorno e revochi definitivamente la delibera sulla riorganizzazione della rete consultoriale pugliese''.
''La votazione finale - ha aggiunto Palese - e' stata molto piu' netta della prima nel corso del quale e' stato approvato un emendamento che prevede il ritiro della delibera da parte dell'assessore Fiore. E' il sintomo evidente che la maggioranza attraversa disagi diffusi, mentre per quanto ci riguarda e' la dimostrazione di come, i cattolici impegnati in politica, siano coerenti con i loro valori. Stiamo lottando da cinque mesi per ottenere il riconoscimento delle nostre posizioni che sono state peraltro anche condivise da una sentenza del TAR. Ora - ha concluso Palese - Vendola e la sua giunta osservino fedelmente quanto il Consiglio regionale ha stabilito ed entro fine anno proceda alla revoca della delibera''.
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