BARI. ''In Puglia non arriveranno i rifiuti campani'': lo precisa l'assessore all'Ambiente della Regione, Lorenzo Nicastro, il quale afferma che ''gia' dal 13 ottobre scorso ha ribadito il proprio 'no'. Pur ribadendo la propria solidarieta' istituzionale, ''come gia' dimostrato nel 2008, provvedendo in quell'occasione a smaltire circa 50.000 tonnellate di rifiuti campani'', la Regione Puglia non e' disponibile ad accettare 61.000 tonnellate di rifiuti campani e a sottoscrivere accordi, cosi' come gia' comunicato alla presidenza del Consiglio dei ministri e alla Regione Campania.
"All’allarme per la nuova crisi della raccolta e per lo smaltimento dei rifiuti in Campania si aggiunge la confusione", aggiunge Nicastro. "Sia quella politica - aggiunge - con lo sprezzante rifiuto del Veneto che ha già fatto sapere che mai accoglierà la frazione organica stabilizzata dagli Stir campani, sia quella generata da contrastanti notizie di stampa che per un verso affermano che la Puglia non è disponibile ad accettare le 61.000 tonnellate di rifiuti campani, dall’altro asseriscono che la Regione Puglia sia completamente ignara della vicenda. Ma andiamo per ordine".
"Il 23 agosto 2010 - spiega l'assessore - è stato pubblicato sul Supplemento alla G.U. -5^ Serie Speciale – Contratti Pubblici n. 97 del 23/08/2010, il bando di gara per appaltare il «servizio di smaltimento, incluso caricamento e trasmesso, fuori Regione ed in territorio italiano, di 61.000 ton. di rifiuti speciali non pericolosi codice CER 19.12.12 (frazione umida tritovagliata) prodotta e stoccata negli Stabilimenti di Tritovagliatura e Imballaggio Rifiuti urbani (STRI) della Regione Campania".
"L’aggiudicatario della gara è stato il Consorzio CITE - precisa Nicastro - che ha indicato quali impianti finali di smaltimento, le discariche site nella Regione Puglia: ITALCAVE SPA di Taranto, ECOLEVANTE di Grottaglie (TA) e VERGINE SRL di Taranto. Successivamente, in data 12.10.2010, il Coordinatore per l’Area Generale di Coordinamento Programmazione e Gestione Rifiuti della Regione Campania, ha chiesto all’Assessore alla Qualità dell’Ambiente della Regione Puglia, la disponibilità alla stipula di un protocollo d’intesa per il ricevimento dei rifiuti speciali non pericolosi dalla Regione Campania, al fine di consentire l’avvio del servizio oggetto della gara".
"Il giorno successivo al ricevimento della suddetta nota, la Regione Puglia, pur ribadendo la propria solidarietà istituzionale, come già dimostrato nel 2008, provvedendo in quell’occasione a smaltire circa 50.000 ton di rifiuti campani, ha chiarito, inviando una nota di riscontro alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e alla Giunta della Regione Campania, che, ad oggi, non sussistono le condizioni per la sottoscrizione del protocollo d’intesa con la Regione Campania", ha concluso Nicastro.
"All’allarme per la nuova crisi della raccolta e per lo smaltimento dei rifiuti in Campania si aggiunge la confusione", aggiunge Nicastro. "Sia quella politica - aggiunge - con lo sprezzante rifiuto del Veneto che ha già fatto sapere che mai accoglierà la frazione organica stabilizzata dagli Stir campani, sia quella generata da contrastanti notizie di stampa che per un verso affermano che la Puglia non è disponibile ad accettare le 61.000 tonnellate di rifiuti campani, dall’altro asseriscono che la Regione Puglia sia completamente ignara della vicenda. Ma andiamo per ordine".
"Il 23 agosto 2010 - spiega l'assessore - è stato pubblicato sul Supplemento alla G.U. -5^ Serie Speciale – Contratti Pubblici n. 97 del 23/08/2010, il bando di gara per appaltare il «servizio di smaltimento, incluso caricamento e trasmesso, fuori Regione ed in territorio italiano, di 61.000 ton. di rifiuti speciali non pericolosi codice CER 19.12.12 (frazione umida tritovagliata) prodotta e stoccata negli Stabilimenti di Tritovagliatura e Imballaggio Rifiuti urbani (STRI) della Regione Campania".
"L’aggiudicatario della gara è stato il Consorzio CITE - precisa Nicastro - che ha indicato quali impianti finali di smaltimento, le discariche site nella Regione Puglia: ITALCAVE SPA di Taranto, ECOLEVANTE di Grottaglie (TA) e VERGINE SRL di Taranto. Successivamente, in data 12.10.2010, il Coordinatore per l’Area Generale di Coordinamento Programmazione e Gestione Rifiuti della Regione Campania, ha chiesto all’Assessore alla Qualità dell’Ambiente della Regione Puglia, la disponibilità alla stipula di un protocollo d’intesa per il ricevimento dei rifiuti speciali non pericolosi dalla Regione Campania, al fine di consentire l’avvio del servizio oggetto della gara".
"Il giorno successivo al ricevimento della suddetta nota, la Regione Puglia, pur ribadendo la propria solidarietà istituzionale, come già dimostrato nel 2008, provvedendo in quell’occasione a smaltire circa 50.000 ton di rifiuti campani, ha chiarito, inviando una nota di riscontro alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e alla Giunta della Regione Campania, che, ad oggi, non sussistono le condizioni per la sottoscrizione del protocollo d’intesa con la Regione Campania", ha concluso Nicastro.