Foggia, detenuto si impicca in carcere: soffriva di disagi psichici

FOGGIA. Una tragedia preannunciata nel carcere di Foggia. Raffaele Ferrantino, 41 anni, si e' impiccato questa notte nella sua cella, nel capoluogo dauno, utilizzando un rudimentale cappio fabbricato con i pantaloni che indossava. Lo annuncia in una nota l'osservatorio permanente sulle morti in carcere, spiegando che ''l'uomo, che manifestava un serio disagio psichico, gia' ieri aveva tentato di uccidersi incendiando la cella che lo ospitava. Il pronto intervento della polizia penitenziaria aveva evitato conseguenze piu' gravi, mettendo il detenuto al riparo e spostandolo in un'altra cella priva di qualunque suppellettile o altro, proprio al fine di evitare che potesse farsi male''.
Ferrantino ''era stato arrestato lunedi' scorso dai Carabinieri di Foggia, mentre stava colpendo con calci e pugni la porta d'ingresso dell'abitazione di un parente. I militari avevano ricevuto una chiamata da una persona residente in corso Roma, che lamentava che un uomo stava distruggendo la porta d'ingresso del suo appartamento. Una volta giunta sul posto la pattuglia ha trovato Ferrantino che stava prendendo a calci e pugni la porta. Alla vista degli uomini in divisa l'uomo, in evidente stato di alterazione, si e' diretto contro i carabinieri tentando di colpire i militari''.
Con quest'ultimo caso, conclude la nota, ''salgono a 6 i detenuti suicidi nelle carceri pugliesi nel 2010 (2 a Foggia, 2 a Lecce, 1 a Brindisi e 1 ad Altamura), mentre a livello nazionale da inizio anno 59 detenuti si sono tolti la vita: 49 si sono impiccati, 6 asfissiati con il gas della bomboletta da camping, 3 avvelenati da mix di farmaci e 1 dissanguato dopo essersi tagliato la gola''.