RIGNANO GARGANICO (FOGGIA). Gli scavi nel sito paleolitico di Grotta Paglicci sono fermi da quattro anni e la stessa grotta rischia di crollare. Lo denuncia il presidente del Centro Studi Paglicci, Enzo Pazienza, che da anni si occupa di valorizzare il giacimento paleolitico piu' importante d'Europa dopo la presentazione, nei giorni scorsi a Siena, di un film-documentario realizzato dalla Unicity di Roma per conto del Parco Nazionale del Gargano e in collaborazione con l'Ateneo senese, che da 40 anni si occupa dei lavori nel sito. Per Pazienza ''bisogna intervenire per evitare la sciagura''.
Grotta Paglicci è considerato un sito archeologico di rilevante interesse perchè gli archeologici hanno accertato che per migliaia e migliaia di anni, gruppi preneandertaliani prima (fra 250 e 130mila anni fa) e antichi sapiens poi (fra 36 e11mila anni fa) lo hanno occupato lasciando tracce della loro presenza: strumenti di selce e d'osso, resti di pasto, evidenti, focolari, aree di accumulo di ossa, ornamenti. Una sequenza lunga millenni, che illustra l'evoluzione tecnologica e culturale di queste antiche popolazioni e insieme le trasformazioni dell'ambiente circostante il sito durante le ultime fasi glaciali. La grotta conserva inoltre l'unica testimonianza nota in Italia di pitture parietali paleolitiche, due cavalli e alcune mani risalenti a circa 20mila anni fa.
Grotta Paglicci è considerato un sito archeologico di rilevante interesse perchè gli archeologici hanno accertato che per migliaia e migliaia di anni, gruppi preneandertaliani prima (fra 250 e 130mila anni fa) e antichi sapiens poi (fra 36 e11mila anni fa) lo hanno occupato lasciando tracce della loro presenza: strumenti di selce e d'osso, resti di pasto, evidenti, focolari, aree di accumulo di ossa, ornamenti. Una sequenza lunga millenni, che illustra l'evoluzione tecnologica e culturale di queste antiche popolazioni e insieme le trasformazioni dell'ambiente circostante il sito durante le ultime fasi glaciali. La grotta conserva inoltre l'unica testimonianza nota in Italia di pitture parietali paleolitiche, due cavalli e alcune mani risalenti a circa 20mila anni fa.