La nipote di Misseri: "Per me mio zio è un mito, non è capace d'ammazzare una mosca"

di Roberta Calò
“Ci rimettiamo al giudice che è il 'dominus' della gestione dell’incidente probatorio e rappresenta la volontà sovrana. Nessuno di noi ha interesse che l’udienza non sia condotta con serenità e correttezza”. Esprime così la sua opinione Francesca Conte, legale di Sabrina Misseri in attesa dell’incidente probatorio di Michele Misseri a cui presenzieranno padre e figlia, entrambi indagati per l’omicidio di Sarah Scazzi.
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L'INCIDENTE PROBATORIO - Intanto, il Gip Rosati, a cui è stato affidato il compito di stabilire i criteri con cui i due imputati saranno fisicamente disposti nell’aula in cui avrà luogo l’udienza, ha effettuato diversi sopralluoghi garantendo perfino una forma d’ingresso che impedisca un incontro tra Sabrina e Michele.
Roberta Bruzzone, criminologa che affianca Daniele Galoppa nella difesa di Michele Misseri, ha dichiarato alle telecamere di Pomeriggio sul Due parlando del suo assistito: “E’ uno stato d’animo comprensibilmente complesso. Lui è informato sull’evento. Ci auguriamo che emerga la verità, ciò che è accaduto quel 26 agosto. (…) Ci sarà la loro compresenza in aula. Io ho fatto presente aspetti logistici e non solo da tenere in considerazione”.
Intanto la nipote di Michele, Daniela, non si sottrae alle telecamere e difende lo zio: “Per me lo zio è un mito, è un papà perfetto come dice mia cugina Valentina. Non è capace d’ammazzare una mosca, una formica. Lo zio gli vuole bene (a Sabrina), è sempre sua figlia. Io dico di dire la verità più che altro per Sarah, ha diritto di riposare in pace. Dio è grande, vedremo. Lui ha detto sempre si alle figlie, è il padre che tutti vorrebbero avere”.

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