Omicidio D'Ambrosio, arrestati 2 componenti clan Loiudice

BARI. Altri due componenti del commando che il 6 settembre scorso uccise nelle campagne di Altamura, sulla Murgia barese, il presunto boss della zona Bartolo D'Ambrosio, mentre quest'ultimo faceva jogging, sono stati arrestati stamane all'alba dai carabinieri dei Reparti Operativi Speciali e del Reparto Operativo di Bari.Dietro il delitto, secondo gli inquirenti della Procura della Repubblica del capoluogo pugliese, c'era il clan avverso: la famiglia Loiudice. Uno dei due arrestati di stamane e' Alberto Loiudice. Due mesi fa i carabinieri della Compagnia di Altamura e del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Bari avevano arrestato il fratello, Michele in un bed and breakfast della provincia di Lecce, accusato dello stesso reato.

RIVALITA' SU TRAFFICO INTERNAZIONALE DROGA ALL'ORIGINE OMICIDIO - C'e' la rivalita' su un traffico internazionale di sostanze stupefacenti all'origine dell'omicidio del boss Bartolomeo Dambrosio, ucciso il 6 settembre scorso.
Il mandante e regista dell'omicidio, Giovanni Loiudice, 48 anni, e' sfuggito alla cattura perche' irreperibile. Il 21 settembre scorso erano gia' stati arrestati due componenti il 'commando', Michele Loiudice, 25 anni, figlio di Giovanni e fratello di Alberto, e Francesco Palmieri, 21, bloccati in un bed & breakfast il 21 settembre scorso a Taviano (Lecce).
Per gli inquirenti Dambrosio ''si era impossessato del territorio'' nel controllo delle attivita' illecite (come risulta da un'intercettazione ambientale disposta durante l'inchiesta) e cosi' i Loiudice hanno deciso di ucciderlo. Una vera e propria esecuzione mafiosa: Dambrosio e' stato crivellato di colpi esplosi da un fucile a pompa e da una pistola mitragliatrice modello Skorpion mentre faceva jogging sulla Murgia

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