BARI. Il governatore della Regione Puglia, Nichi Vendola, chiede un ''faccia a faccia'' con Berlusconi per sbloccare il Piano di rientro dal deficit sanita' della Puglia, mettendo cosi' fine, in assenza della firma del governo, al rischio che la Regione perda 500 milioni di euro attesi dal riparto del fondo nazionale.
E' questo l'ulteriore tentativo deciso da Vendola perche' ''il sospetto e' che la partita in gioco riguardi i rapporti tra la Puglia e il governo'', ha riferito l'assessore alla Sanita', Tommaso Fiore, a conclusione di un incontro dei capigruppo di maggioranza e giunta.
E non tardano ad arrivare i commenti dalla maggioranza regionale. “Il governo nazionale non costringa la Puglia, minacciando di sottrarle 500 milioni di euro senza i quali crollerebbe il sistema sanitario regionale, a sacrificare sull’altare della contesa politica il destino delle famiglie dei lavoratori internalizzati”, sostiene il capogruppo del Pd alla Regione Puglia, Antonio Decaro, sottolineando che il “governo non può e non deve dare un prezzo al futuro delle famiglie pugliesi”.
“Da tempo – spiega ancora Decaro - non abbiamo più notizie dal governo. E anche dopo la lettera inviata dal presidente Vendola a Berlusconi, attendiamo ancora una risposta. Al momento – rileva il consigliere - non abbiamo un interlocutore col quale confrontarci, ma vogliamo e dobbiamo capire che cosa sta accadendo”.
“Finora – aggiunge il capogruppo – il governo si è limitato ad alzare puntualmente l’asticella delle sue richieste e la Puglia lo ha sempre accontentato. Ma adesso non sappiamo davvero che altro fare per venire a capo di una questione che assume, sempre di più, un carattere prettamente politico”.
“Più passano i giorni – conclude Decaro – e meno tempo e risorse avrà la Puglia per portare a termine un Piano di rientro che richiede già, senza bisogno di ulteriori intoppi, davvero molti sacrifici”.
E' questo l'ulteriore tentativo deciso da Vendola perche' ''il sospetto e' che la partita in gioco riguardi i rapporti tra la Puglia e il governo'', ha riferito l'assessore alla Sanita', Tommaso Fiore, a conclusione di un incontro dei capigruppo di maggioranza e giunta.
E non tardano ad arrivare i commenti dalla maggioranza regionale. “Il governo nazionale non costringa la Puglia, minacciando di sottrarle 500 milioni di euro senza i quali crollerebbe il sistema sanitario regionale, a sacrificare sull’altare della contesa politica il destino delle famiglie dei lavoratori internalizzati”, sostiene il capogruppo del Pd alla Regione Puglia, Antonio Decaro, sottolineando che il “governo non può e non deve dare un prezzo al futuro delle famiglie pugliesi”.
“Da tempo – spiega ancora Decaro - non abbiamo più notizie dal governo. E anche dopo la lettera inviata dal presidente Vendola a Berlusconi, attendiamo ancora una risposta. Al momento – rileva il consigliere - non abbiamo un interlocutore col quale confrontarci, ma vogliamo e dobbiamo capire che cosa sta accadendo”.
“Finora – aggiunge il capogruppo – il governo si è limitato ad alzare puntualmente l’asticella delle sue richieste e la Puglia lo ha sempre accontentato. Ma adesso non sappiamo davvero che altro fare per venire a capo di una questione che assume, sempre di più, un carattere prettamente politico”.
“Più passano i giorni – conclude Decaro – e meno tempo e risorse avrà la Puglia per portare a termine un Piano di rientro che richiede già, senza bisogno di ulteriori intoppi, davvero molti sacrifici”.
Tags
Politica