di Tatiana Acquaviva
Il treno cambia “veste” e diventa “bio”. E’lo scopo del progetto “Lecomotiva, prendi il treno per fare la spesa bio”, iniziativa ideata e promossa dall’associazione barese Insieme Europa network, e presentata oggi a Bari dall’assessore regionale alla Mobilità, Guglielmo Minervini, insieme ai responsabili delle Ferrovie Sud Est, Appulo Lucane e Ferrotramviaria. Questa iniziativa è nata per supportare la realizzazione della campagna SEE (Sustainable Energy Europe), lanciata nel 2005 dalla Commissione Europea, al fine di diffondere in tutti gli Stati membri una nuova cultura dell'energia sostenibile, ponendosi a sostegno degli obiettivi comunitari fissati dall'UE per il 2020. L’idea fondante è quella di favorire il connubio tra mobilità a basso impatto ambientale, attenta al risparmio energetico, e alla fruizione turistica del patrimonio culturale, sensibilizzando ad una conoscenza consapevole e matura un pubblico vario ed eterogeneo; aspirando a diventare un modello di sviluppo sostenibile replicabile in Italia e all'estero. Le partenze da Bari e Lecce porteranno il pubblico a conoscere il circondario, allietandone il viaggio con caffè e dolcetti bio, ritmi musicali di una band e possibilità di acquistare nelle stazioni di arrivo prodotti locali rigorosamente tipici e bio. Il costo del ticket, 'simbolico', sarà di 5 euro. Il progetto "Lecomotiva", inoltre, trasforma le stazioni minori in Provincia di Bari e Brindisi, attribuendo loro funzioni non solo di transito passeggeri, ma anche di luogo di aggregazione dei cittadini. In tal modo gli abitanti della zona, così come chi proviene dalle città più grandi, ovvero i turisti, sarebbero sensibilizzati al consumo di merce di qualità garantita e certificata, da scegliere con competenza e consapevolezza, nonché all'utilizzo di mezzi di trasporto a basso impatto ambientale, sostenibili e rispettosi del territorio. L’iniziativa, quindi, appare interessante da molteplici punti di vista. Ciononostante, non si può fare a meno di dar ragione anche a chi chiede di prestare attenzione maggiore, in primo luogo, ai pendolari che giornalmente utilizzano i treni per ragioni lavorative o di studio, subendo l’inefficienza dilagante dei trasporti ferroviari.
Il treno cambia “veste” e diventa “bio”. E’lo scopo del progetto “Lecomotiva, prendi il treno per fare la spesa bio”, iniziativa ideata e promossa dall’associazione barese Insieme Europa network, e presentata oggi a Bari dall’assessore regionale alla Mobilità, Guglielmo Minervini, insieme ai responsabili delle Ferrovie Sud Est, Appulo Lucane e Ferrotramviaria. Questa iniziativa è nata per supportare la realizzazione della campagna SEE (Sustainable Energy Europe), lanciata nel 2005 dalla Commissione Europea, al fine di diffondere in tutti gli Stati membri una nuova cultura dell'energia sostenibile, ponendosi a sostegno degli obiettivi comunitari fissati dall'UE per il 2020. L’idea fondante è quella di favorire il connubio tra mobilità a basso impatto ambientale, attenta al risparmio energetico, e alla fruizione turistica del patrimonio culturale, sensibilizzando ad una conoscenza consapevole e matura un pubblico vario ed eterogeneo; aspirando a diventare un modello di sviluppo sostenibile replicabile in Italia e all'estero. Le partenze da Bari e Lecce porteranno il pubblico a conoscere il circondario, allietandone il viaggio con caffè e dolcetti bio, ritmi musicali di una band e possibilità di acquistare nelle stazioni di arrivo prodotti locali rigorosamente tipici e bio. Il costo del ticket, 'simbolico', sarà di 5 euro. Il progetto "Lecomotiva", inoltre, trasforma le stazioni minori in Provincia di Bari e Brindisi, attribuendo loro funzioni non solo di transito passeggeri, ma anche di luogo di aggregazione dei cittadini. In tal modo gli abitanti della zona, così come chi proviene dalle città più grandi, ovvero i turisti, sarebbero sensibilizzati al consumo di merce di qualità garantita e certificata, da scegliere con competenza e consapevolezza, nonché all'utilizzo di mezzi di trasporto a basso impatto ambientale, sostenibili e rispettosi del territorio. L’iniziativa, quindi, appare interessante da molteplici punti di vista. Ciononostante, non si può fare a meno di dar ragione anche a chi chiede di prestare attenzione maggiore, in primo luogo, ai pendolari che giornalmente utilizzano i treni per ragioni lavorative o di studio, subendo l’inefficienza dilagante dei trasporti ferroviari.