BARI. ''La salute e' un bene primario, che va tutelato a 360°: per questa ragione e' importante che il ministro Tremonti permetta alla Puglia di usufruire dei 500 milioni di euro, firmando il piano triennale di rientro del disavanzo sanitario. Resta, tuttavia, un dato incontrovertibile: Vendola non ha saputo gestire, in questi anni, la sanita' pugliese''. E' quanto dichiara in una nota il consigliere della Regione Puglia e presidente di ''Moderati e Popolari'', Antonio Buccoliero sull'emblematico caso del piano di rientro sanitario pugliese.''In questo momento - spiega Buccoliero - i tira e molla politici non servono e, soprattutto, non giovano a una regione, che non puo' essere privata del sacrosanto diritto alla salute. Un atto di maturita' politica e istituzionale e' quanto mai necessario, ma questo non solleva il presidente Vendola dalla responsabilita' di una gestione 'disinvolta' della sanita' pugliese, che non solo non ha migliorato un settore su cui si promettevano miracoli in campagna elettorale, ma ha contribuito, semmai, a peggiorarlo. E le conseguenze devastanti sono sotto gli occhi di tutti!''.
''Purtroppo, di fronte a situazioni di estrema criticita' come questa - aggiunge il consigliere - le polemiche non aiutano e contribuiscono a creare un clima di caos generale e di profondo deficit, che va a svantaggino esclusivo dei cittadini''.
''Una ragione piu' che valida - conclude - per seppellire l'ascia di guerra politico-istituzionale, guardando esclusivamente a garantire un bene fondamentale come la salute''.
"SI ARRIVI IN TEMPI RAPIDI A DEFINIZIONE PIANO" - Il Capo del Governo intervenga presso i ministri interessati per consentire di ''giungere in tempi rapidi alla definizione del Piano di rientro sanitario che interessa la Puglia''. E' la richiesta del presidente del Consiglio regionale, Onofrio Introna, in una lettera al presidente del Consiglio dei Ministri, on. Silvio Berlusconi.
''Sono a chiederle, nell'esercizio della Sua alta funzione di governo, un autorevole intervento. Non solo la sanita' pugliese - scrive - ma l'intera comunita' regionale attende notizie positive sulla firma dell'accordo che garantirebbe le risorse finanziarie congelate per la violazione del patto di stabilita' nel 2006 e nel 2008''.
Introna sintetizza la vicenda: '' per due volte, il 28 luglio e il 12 ottobre scorsi, il Piano predisposto dall'Amministrazione regionale sulla base delle indicazioni governative e' stato giudicato valido, sotto gli aspetti tecnici, dalla struttura interministeriale incaricata di esaminarlo. A tutt'oggi, tuttavia, i tre Ministri interessati ritardano ulteriormente la sottoscrizione, indispensabile per scongiurare ricadute negative sulla Puglia, con il commissariamento del servizio sanitario e l'esigenza di inasprire la leva fiscale a danno dei cittadini''.
''Le conseguenze appaiono doppiamente penalizzanti per i pugliesi e, credo di poter dire, sostanzialmente ingiuste - fa notare il presidente dell'Assemblea pugliese - in considerazione degli sforzi che questa Regione sta compiendo per assicurare ai propri cittadini una migliore qualita' della vita e della salute''.
''Se i rinvii sono legati al nodo delle internalizzazioni del personale nella sanita' - continua Introna - mi preme far conoscere al Capo del Governo che la decisione di dare un futuro a migliaia di precari e' stata assunta all'unanimita' dall'Assemblea regionale della Puglia. Nel febbraio 2010, sulla norma che prevedeva la stabilizzazione hanno espresso il si' tutte le forze politiche rappresentante nel Consiglio, tanto dai banchi della maggioranza che da quelli dell'opposizione. Un si' unanime come elemento unificante della volonta' del Consiglio regionale. Un voto per restituire garanzie di continuita' dell'assistenza agli utenti della sanita' pugliese e per offrire certezza nel futuro ai lavoratori precari della sanita' pugliese''.
''Purtroppo, di fronte a situazioni di estrema criticita' come questa - aggiunge il consigliere - le polemiche non aiutano e contribuiscono a creare un clima di caos generale e di profondo deficit, che va a svantaggino esclusivo dei cittadini''.
''Una ragione piu' che valida - conclude - per seppellire l'ascia di guerra politico-istituzionale, guardando esclusivamente a garantire un bene fondamentale come la salute''.
"SI ARRIVI IN TEMPI RAPIDI A DEFINIZIONE PIANO" - Il Capo del Governo intervenga presso i ministri interessati per consentire di ''giungere in tempi rapidi alla definizione del Piano di rientro sanitario che interessa la Puglia''. E' la richiesta del presidente del Consiglio regionale, Onofrio Introna, in una lettera al presidente del Consiglio dei Ministri, on. Silvio Berlusconi.
''Sono a chiederle, nell'esercizio della Sua alta funzione di governo, un autorevole intervento. Non solo la sanita' pugliese - scrive - ma l'intera comunita' regionale attende notizie positive sulla firma dell'accordo che garantirebbe le risorse finanziarie congelate per la violazione del patto di stabilita' nel 2006 e nel 2008''.
Introna sintetizza la vicenda: '' per due volte, il 28 luglio e il 12 ottobre scorsi, il Piano predisposto dall'Amministrazione regionale sulla base delle indicazioni governative e' stato giudicato valido, sotto gli aspetti tecnici, dalla struttura interministeriale incaricata di esaminarlo. A tutt'oggi, tuttavia, i tre Ministri interessati ritardano ulteriormente la sottoscrizione, indispensabile per scongiurare ricadute negative sulla Puglia, con il commissariamento del servizio sanitario e l'esigenza di inasprire la leva fiscale a danno dei cittadini''.
''Le conseguenze appaiono doppiamente penalizzanti per i pugliesi e, credo di poter dire, sostanzialmente ingiuste - fa notare il presidente dell'Assemblea pugliese - in considerazione degli sforzi che questa Regione sta compiendo per assicurare ai propri cittadini una migliore qualita' della vita e della salute''.
''Se i rinvii sono legati al nodo delle internalizzazioni del personale nella sanita' - continua Introna - mi preme far conoscere al Capo del Governo che la decisione di dare un futuro a migliaia di precari e' stata assunta all'unanimita' dall'Assemblea regionale della Puglia. Nel febbraio 2010, sulla norma che prevedeva la stabilizzazione hanno espresso il si' tutte le forze politiche rappresentante nel Consiglio, tanto dai banchi della maggioranza che da quelli dell'opposizione. Un si' unanime come elemento unificante della volonta' del Consiglio regionale. Un voto per restituire garanzie di continuita' dell'assistenza agli utenti della sanita' pugliese e per offrire certezza nel futuro ai lavoratori precari della sanita' pugliese''.