Rientro sanitario, l'affondo del centrosinistra: "Se è pronto, perchè non si firma?"

BARI. ''Se il piano di rientro e' pronto, perche' non si firma?''. Lo dichiarano in una nota i presidenti dei gruppi consiliari della Puglia di centrosinistra, Antonio Decaro (Pd), Angelo Disabato (La Puglia per Vendola), Michele Losappio (Sel) e Orazio Schiavone (Idv).''Da diverse settimane - spiegano i consiglieri - si e' chiuso il tavolo tecnico presso il ministero sul piano di rientro. Da diverse settimane, dunque, la Regione e' pronta a sottoscriverlo. Se cio' non accade e se sui pugliesi si addensano temporali tali da mettere in discussione il diritto alla salute e' perche' manca ogni interlocuzione con i ministri. Essi sono scomparsi, liquefatti, invisibili anche se in un caso sono il punto di riferimento del Pdl pugliese''.
''L'assenza di una interlocuzione autorevole - proseguono - ha costretto i massimi vertici della Regione a rivolgersi direttamente al presidente del Consiglio e rende impossibile capire quali siano i termini politici del dissenso giacche' tecnicamente esso non esiste piu'. Si vuole contrapporre il diritto al lavoro a quello alla salute? Si vuole consolidare ed esaltare la precarieta'? I ministri non si assumono le proprie responsabilita' politiche e fanno trascorrere tempo prezioso, mentre altre Regioni con conti disastrati hanno gia' sottoscritto il piano''.
''Mentre ci apprestiamo a votare in Consiglio l'ennesima richiesta del Governo relativa ai Direttori Generali delle Asl nelle strutture universitarie (che pure non ha alcun collegamento con i conti della sanita') - concludono gli esponenti di centrosinistra - non possiamo sottacere ai pugliesi le responsabilita' di chi intende affossare la Puglia con il commissariamento che sempre piu' emerge come il vero obiettivo degli esponenti del Pdl che si riconoscono nel ministro pugliese''.

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