Riforma Gelmini, a Bari duemila studenti in strada per protestare: "Governo non strumentalizzi la crisi contro di noi"

BARI. Diverse centinaia di studenti delle scuole superiori e dell'universita' stanno sfilando in corteo attraverso le strade del centro di Bari per la giornata di mobilitazione nazionale contro la riforma Gelmini. In testa al corteo gli studenti hanno issato una grande croce di cartone, ricoperta da foto di studenti e da un libro, che raffigura la morte dela cultura e dello studio. Tra i manifestanti anche l'assessore regionale pugliese per il diritto allo studio, Alba Sasso.
Secondo una stima fornita dagli studenti che oggi hanno dato vita a oltre 100 cortei in tutta Italia sono circa 200mila i ragazzi che hanno partecipato alla giornata di mobilitazione. ''Dopo l'8 ottobre - sottolineano la Rete degli Studenti e l'Unione degli Universitari - dove sono scesi in piazza gli studenti delle scuole, il 14 ottobre a Montecitorio contro la riforma dell'Universita', dopo il 10 e 11 novembre negli atenei contro i tagli alle borse di studio, gli studenti della Rete degli Studenti e dell'Unione degli Universitari stanno dando vita ad una giornata dal valore straordinario e che segna un passaggio fondamentale per la riconquista del diritto allo studio che questo Governo, a differenza degli altri paesi europei come dimostra la recente indagine Eurostudent sta cancellando''.
Secondo la Rete e l'Udu a Torino il corteo ha visto la partecipazione di 30.000 studenti tra medi e universitari, a Roma 20.000, migliaia a Milano a Bologna 2.000, Parma 3.000, Ferrara 2.000, Firenze, 5.000. E ancora, a L'Aquila 2.000 ad Ancona, 3000 a Napoli, 3000 a Palermo 7000 Trapani 1000, Caltanissetta 1000 Rosolini 500, Bari 2000, Grosseto 500, San Benedetto con 500, a Lecce 1.000, a Fano 1.000, a Barletta 3.000
''Questo Governo - denunciano gli studenti - utilizza questa crisi per creare quelle divisioni sociali che l'Italia ha superato negli anni con l'affermazione di quei diritti, come il diritto allo studio e il diritto tra i cittadini di avere le stesse opportunita', che oggi vengono cancellati''.

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