Rutigliano, scoperta tomba risalente al Neolitico
di Tatiana Acquaviva
Una sorpresa dal passato. Si può definire così il rinvenimento archeologico avvenuto ieri mattina in via Madonna delle Grazie, alle porte di Rutigliano. Infatti, durante alcune operazioni di scavo condotte dalla Soprintendenza per i beni archeologici della Puglia, è stata scoperta, in un campo adiacente alle ultime abitazioni di quella strada, una sepoltura risalente al Neolitico databile a circa 6.000 anni fa, situata su una collinetta artificiale, frutto di sedimentazioni stratigrafiche avvenute nel corso dei millenni. Lo scheletro, che incredibilmente è rimasto intatto, è stato trovato in posizione fetale, tipica di quel periodo, con accanto diversi resti di vasellame e una piccola olla, anch’essa integra. La scoperta è avvenuta in una zona già nota agli studiosi: infatti, quello di Madonna delle Grazie era un grande insediamento neolitico. A conferma di ciò, vi è la presenza di precedenti rinvenimenti, come quello del 1976, a pochi metri dalla sepoltura venuta alla luce ieri mattina durante alcuni lavori per fini edilizi. In quell’occasione ad essere recuperata fu un’ eccezionale tomba monumentale, con all’interno gli scheletri integri di tre individui, due uomini e una donna. Quello di ieri, quindi, è il quarto scheletro risalente al Neolitico ritrovato in quell’area che circa 5.550 anni fa era nel momento del suo massimo splendore. Gli esperti della Soprintendenza conoscono bene il valore storico della zona di Rutigliano poiché sono rari in Puglia ritrovamenti di scheletri intatti risalenti al Neolitico. Perciò si augurano di poter proseguire con le indagini archeologiche che quasi certamente ci regalerebbero numerose altre ricchezze del passato. L’auspicio, quindi, è che si trovino intese volte a valorizzare il patrimonio archeologico della nostra terra barese perché simili iniziative non possono far altro che regalare prestigio e bellezza al nostro territorio.
Una sorpresa dal passato. Si può definire così il rinvenimento archeologico avvenuto ieri mattina in via Madonna delle Grazie, alle porte di Rutigliano. Infatti, durante alcune operazioni di scavo condotte dalla Soprintendenza per i beni archeologici della Puglia, è stata scoperta, in un campo adiacente alle ultime abitazioni di quella strada, una sepoltura risalente al Neolitico databile a circa 6.000 anni fa, situata su una collinetta artificiale, frutto di sedimentazioni stratigrafiche avvenute nel corso dei millenni. Lo scheletro, che incredibilmente è rimasto intatto, è stato trovato in posizione fetale, tipica di quel periodo, con accanto diversi resti di vasellame e una piccola olla, anch’essa integra. La scoperta è avvenuta in una zona già nota agli studiosi: infatti, quello di Madonna delle Grazie era un grande insediamento neolitico. A conferma di ciò, vi è la presenza di precedenti rinvenimenti, come quello del 1976, a pochi metri dalla sepoltura venuta alla luce ieri mattina durante alcuni lavori per fini edilizi. In quell’occasione ad essere recuperata fu un’ eccezionale tomba monumentale, con all’interno gli scheletri integri di tre individui, due uomini e una donna. Quello di ieri, quindi, è il quarto scheletro risalente al Neolitico ritrovato in quell’area che circa 5.550 anni fa era nel momento del suo massimo splendore. Gli esperti della Soprintendenza conoscono bene il valore storico della zona di Rutigliano poiché sono rari in Puglia ritrovamenti di scheletri intatti risalenti al Neolitico. Perciò si augurano di poter proseguire con le indagini archeologiche che quasi certamente ci regalerebbero numerose altre ricchezze del passato. L’auspicio, quindi, è che si trovino intese volte a valorizzare il patrimonio archeologico della nostra terra barese perché simili iniziative non possono far altro che regalare prestigio e bellezza al nostro territorio.