BARI. "Il fenomeno delle liste di attesa esiste in tutta la regione ma la criticita' maggiore e' nella provincia di Bari mentre nelle altre e' piu' contenuta''. Lo ha detto l'assessore pugliese alla Salute, Tommaso Fiore, parlando delle le liste d'attesa e della delibera della giunta regionale che stabilisce le priorita' nelle prestazioni da erogare per fasce di popolazione e patologie. Al riguardo Fiore ha detto di attendere dal gennaio prossimo i risultati dei provvedimenti adottati.Per affrontare la situazione e' stata creata un'unita' di crisi, riunita oggi per la prima volta.
Fiore ha anche spiegato che nella provincia di Bari la criticità è maggiore anche perchè ci sono grandi ospedali come il Policlinico che pure erogando moltissime attività per esterni hanno agende limitate".
Per affrontare la situazione è stata anche creata un'unità di crisi, riunitasi oggi a Bari per la prima volta: "Abbiamo fatto - ha spiegato l'assessore - una lunga riunione con gli apparati tecnici e le direzioni sanitarie per esaminare la situazione che si è creata in tutte le province. L'applicazione della delibera nella quale sono previste le fasce e le patologie che devono essere protette non è semplice e quindi va pilotato l'adeguamento delle capacità prenotative a quanto sancito in quell'atto. In questa fase di passaggio conviene monitorare strettamente questo fenomeno. Tra una settimana faremo il punto della situazione e poi stabilizzeremo le riunioni una volta al mese esclusivamente sul problema delle liste di attesa".
Fiore ha anche spiegato che nella provincia di Bari la criticità è maggiore anche perchè ci sono grandi ospedali come il Policlinico che pure erogando moltissime attività per esterni hanno agende limitate".
Per affrontare la situazione è stata anche creata un'unità di crisi, riunitasi oggi a Bari per la prima volta: "Abbiamo fatto - ha spiegato l'assessore - una lunga riunione con gli apparati tecnici e le direzioni sanitarie per esaminare la situazione che si è creata in tutte le province. L'applicazione della delibera nella quale sono previste le fasce e le patologie che devono essere protette non è semplice e quindi va pilotato l'adeguamento delle capacità prenotative a quanto sancito in quell'atto. In questa fase di passaggio conviene monitorare strettamente questo fenomeno. Tra una settimana faremo il punto della situazione e poi stabilizzeremo le riunioni una volta al mese esclusivamente sul problema delle liste di attesa".