Sarah, forse una macchia di sangue sulla cintura di Misseri

TARANTO. Proseguono a ritmo serrato le indagini per l'omicidio Scazzi. Una macchia probabilmente di natura ematica sarebbe stata trovata su una delle cinture sequestrate nei giorni scorsi in casa Misseri e ora all'esame dei carabinieri del Ris di Roma. Lo si e' appreso da fonti investigative. Ieri erano state rilevate alcune macchie, la cui natura e' ancora da stabilire, su altre cinte sequestrate, ed erano stati trovati due capelli sulla corda che Michele Misseri avrebbe usato per calare nel pozzo il cadavere di Sarah Scazzi. Intanto, uno dei legali della famiglia di Sarah Scazzi, Walter Biscotti, fa delle dichiarazioni a proposito dell'interrogatorio previsto venerdi' di Michele Misseri, l'uomo che si e' prima accusato di essere l'autore del delitto ma poi ha addossato la colpa alla figlia Sabrina e ha riferito di essersi incaricato successivamente del compito di far sparire il cadavere. ''Quella dell'incidente probatorio di venerdi' e' una occasione importante - afferma il legale -perche' ci troveremo di fronte a una persona che su questa vicenda sa tutta la verita'. E' uno dei pochi casi giudiziari degli ultimi 30-40 anni in cui cio' succede''.
''Misseri non ha uno spessore criminale elevato - aggiunge Biscotti - sara' compito di chi lo interroga e di chi lo controinterroga fare emergere questa verita'''. Secondo Biscotti ''va chiarito l'uso di due plurali'' che Misseri fa in due diversi interrogatori. Nel primo dice 'abbiamo parcheggiato' riferendosi al momento in cui arriva nella zona del pozzo cisterna in cui getto' il corpo di Sarah e l'altro in cui riferendosi al momento in cui la vittima venne portata in garage dice 'se l'hanno trascinata in garage non lo so...'.
Il collegio difensivo della parte lesa e' composto, oltre che dall'avvocato Biscotti, anche dagli avvocati Nicodemo Gentile e Antonio Cozza, tre legali quanti sono i componenti della famiglia Scazzi, Concetta, Giacomo e Claudio, e si avvale come consulente scientifico dell'ex comandante dei Ris di Parma, generale Luciano Garofano, del criminologo Massimo Picozzi (entrambi saranno presenti all'interrogatorio di venerdi') e dello psichiatra Alessandro Meluzzi.

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