Sarah, oggi l'incidente probatorio. Sabrina: non vedo l'ora di guardare mio padre negli occhi

TARANTO. Grande attesa oggi per l’incidente probatorio di Michele Misseri che dopo sette versioni oggi fornirà quella decisiva che diventerà prova processuale. Come commenta il criminologo Mastronardo: “L’incidente probatorio sta a significare ciò che lascia traccia da ora in poi per sempre. Si cristallizzano tutte le acquisizioni. Siamo tutti in attesa, può succedere di tutto, per il Misseri e per la dipendenza affettiva della famiglia, delle figlie, della figlia e sono gli unici punti fermi che ha e dall’altro il non tradire una coscienza morale sua che gli impone di dire quello che sa. La necrofilia è un atto aggressivo ma Misseri non è aggressivo”.
L’incidente probatorio inizialmente doveva svolgersi nella cappella del carcere di Taranto; secondo ultime indiscrezioni, invece, il luogo adibito potrebbe esere l’ex sezione femminile al secondo piano del carcere. Ieri il Gip Rosati aveva effettuato dei sopralluoghi per prendere precauzioni logistiche e organizzative circa la disposizione degli imputati, Michele e Sabrina Misseri. Probabilmente Michele Misseri siederà davanti ai giudici e alle sue spalle, coperta da un cordone di polizia penitenziaria, si troverà Sabrina.
L’avvocato Galoppa difensore di Michele aveva, infatti, richiesto: “di voler adottare ogni tipo di accorgimento precauzionale indispensabile per evitare ogni possibile contatto fisico, visivo e uditivo tra Michele Misseri e la figlia Sabrina, dal momento del suo ingresso in aula ove avrà luogo il suo esame, sino al termine, garantendo così la genuinità del materiale probatorio che andrà a raccogliersi” in quanto, spiega il legale, Michele: “vive attualmente in un clima di estrema delicatezza sotto il profilo psicologico, emotivo e affettivo, tanto che lo stesso ha adottato una misura auto-protettiva volta a garantirsi una maggiore serenità di giudizio chiedendo di non voler ricevere alcuna visita in carcere”.
Presenzieranno all’udienza tutti gli esponenti delle forze inquirenti coinvolti nel caso, il procuratore Sebastio, il gip Martino Rosati, procuratore aggiunto Pietro Argentino e il sostituto Mariano Buccoliero e i legali del singole parti, gli avv. Conte e Velletri per Sabrina, l’avv. Galoppa per Michele. Il collegio difensivo della famiglia Scazzi che sarà presente all’evento ha detto: “Entreremo nel carcere di Taranto e lo deve, lo deve alla famiglia Scazzi”. L’incidente probatorio inizierà alle 12.00 ma non si sa a che ora terminerà, potrebbe eventualmente anche protrarsi fino alla giornata di domani. Michele Missseri risponderà alle domande del procuratore Argentino e del sostituto Buccoliero, in seconda battuta a quelle degli avvocati Velletri e Conte, rappresentanti di Sabrina, e dagli avv. Gentile, Biscotti e Cozza, rappresentanti della famiglia Scazzi. Per eventuali indiscrezioni o aggiornamenti bisognerà attendere la fine dell’incidente probatorio in quanto nessuna delle persone in aula potrà comunicare con l’esterno fino al termine dell’udienza.
Sabrina da carcere si è pronunciata ieri in merito all’evento: “Voglio bene a mio padre, voglio solo capire perché dopo aver ucciso Sarah vuole uccidere me, un’altra innocente. Non vedo l’ora di guardarlo negli occhi per capire cosa sta succedendo. Io sono tranquilla e comunque non lo odio. Continuerò a voler bene a mio padre anche dopo quello che ha fatto a Sarah, anche dopo quello che ha fatto a me”.
Michele Misseri ha da sempre dimostrato di essere in possesso di una personalità fragile soggetta a influenze di carattere psicologico soprattutto provenienti dal suo nucleo familiare ristretto, la moglie Cosima e le figlie, Valentina e Sabrina. Lo stesso Michele, alle prime interviste, aveva dichiarato di non aver mai sgridato Sabrina altrimenti lei non gli avrebbe più voluto bene. I medesimi tratti caratteriali emergono dalle recenti testimonianze raccolte dalle forze investigative connesse anche ad un’analisi grafologica delle firme effettuata da esperti del settore: Michele Misseri ha una firma che tende verso il basso identificando una personalità fragile, assoggettabile, non preponderante a livello decisionale; Cosima ha una firma tutta unita, di una persona molto determinata, calcolatrice, che tende ad esercitare un controllo su se stessa e sugli altri.



(Roberta Calò)

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