di Roberta Calò
In mattinata Michele Misseri ha avuto un colloquio con il suo legale Daniele Galoppa e il consulente tecnico Roberta Bruzzone. Nel pomeriggio inaspettatamente sono giunti anche il capo della procura Sebastio e il capitano De Blasio per ascoltare quella che sarà la settima versione spontanea dell’indagato. L’imputato infatti conserva sempre il diritto di un colloquio col pm in fase investigativa e col magistrato che lo giudicherà in fase dibattimentale. La Procura ha ritenuto necessario l’incidente probatorio, che avrà luogo nei prossimi giorni, a seguito delle numerose versioni fornite dall’imputato. Se infatti una confessione spontanea ha valenza investigativa, l’incidente probatorio cristallizza la versione che farà poi fede in sede dibattimentale. Questa ennesima confessione verrà considerata di rilevante importanza solo se sarà riscontrata da fatti e indagini eseguite dai carabinieri.
L’opinione pubblica intanto, preso atto dei recenti comportamenti di Valentina Misseri, figlia di Michele, pensa ad un inquinamento probatorio. Le professionali e scrupolose procedure investigative di Procura e carabinieri, però, si mostrano ben lontane da influenze provenienti dai congiunti di Misseri.
Il direttore di Quotidiano di Puglia, Lino Campicelli, nel corso della trasmissione “La vita in diretta” ha commentato: ”Michele ha anticipato i tempi forse per liberarsi la coscienza”.
Di pari passo l’ordine degli avvocati ha richiamato con un provvedimento disciplinare rifattosi agli articoli 12 e 19 che riguardano il procedimento forense deontologicamente corretto, i legali coinvolti nel caso Scazzi. Al vaglio dell’ordine c’è, per Daniele Galoppa difensore di Michele Misseri, la mercificazione degli atti oggetto di investigazioni. Lo stesso difensore, dopo il colloquio con l’ordine avrebbe dichiarato: “Ci hanno fatto delle domande sulla linea difensiva, niente di più, non possono fare altro che darci suggerimenti”.
In mattinata Michele Misseri ha avuto un colloquio con il suo legale Daniele Galoppa e il consulente tecnico Roberta Bruzzone. Nel pomeriggio inaspettatamente sono giunti anche il capo della procura Sebastio e il capitano De Blasio per ascoltare quella che sarà la settima versione spontanea dell’indagato. L’imputato infatti conserva sempre il diritto di un colloquio col pm in fase investigativa e col magistrato che lo giudicherà in fase dibattimentale. La Procura ha ritenuto necessario l’incidente probatorio, che avrà luogo nei prossimi giorni, a seguito delle numerose versioni fornite dall’imputato. Se infatti una confessione spontanea ha valenza investigativa, l’incidente probatorio cristallizza la versione che farà poi fede in sede dibattimentale. Questa ennesima confessione verrà considerata di rilevante importanza solo se sarà riscontrata da fatti e indagini eseguite dai carabinieri.
L’opinione pubblica intanto, preso atto dei recenti comportamenti di Valentina Misseri, figlia di Michele, pensa ad un inquinamento probatorio. Le professionali e scrupolose procedure investigative di Procura e carabinieri, però, si mostrano ben lontane da influenze provenienti dai congiunti di Misseri.
Il direttore di Quotidiano di Puglia, Lino Campicelli, nel corso della trasmissione “La vita in diretta” ha commentato: ”Michele ha anticipato i tempi forse per liberarsi la coscienza”.
Di pari passo l’ordine degli avvocati ha richiamato con un provvedimento disciplinare rifattosi agli articoli 12 e 19 che riguardano il procedimento forense deontologicamente corretto, i legali coinvolti nel caso Scazzi. Al vaglio dell’ordine c’è, per Daniele Galoppa difensore di Michele Misseri, la mercificazione degli atti oggetto di investigazioni. Lo stesso difensore, dopo il colloquio con l’ordine avrebbe dichiarato: “Ci hanno fatto delle domande sulla linea difensiva, niente di più, non possono fare altro che darci suggerimenti”.
SECONDO ME SARA AVEVA SCOPERTO QUALCOSA TRA MICHELE E SABRINA E QUEST'ULTIMA PER TIMORE CHE SARA PARLASSE L'HA STRANGOLATA CON LA VOLONTA DI UCCIDERLA.FORSE SARA LI AVEVA SORPRESI IN INTIMITA'.
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