di Roberta Calò
La seconda udienza del Tribunale del Riesame per Sabrina Misseri è iniziata stamattina ed è stata subito sospesa. L’indagata questa volta non era presente in aula. Secondo alcuni non era nelle condizioni psicofisiche idonee per parteciparvi. I giudici passeranno al vaglio tutta la documentazione sottoposta sia dall’accusa che dalla difesa e si ritireranno in Camera di Consiglio per decidere;la Procura ha chiesto di poter depositare anche i risultati della perizia effettuata dal Prof. Luigi Strada sul corpo di Sarah Scazzi.
La decisione definitiva dovrà essere depositata entro sabato. Intanto, il gip del tribunale di Taranto Martino Rosati ha rifiutato la richiesta di perizia psichiatrica per Michele Misseri fortemente voluta dal suo difensore Daniele Galoppa, il quale ne aveva fato richiesta l’11 ottobre, ben quattro giorni dopo che l’indagato si era presentato come reo confesso dell’omicidio, del vilipendio e dell’occultamento di cadavere della nipote.
Secondo quanto riferito dal magistrato l’eventuale violenza sessuale potrebbe essere motivata da una devianza mentale dell’uomo, il quale, comunque, nel corso dei diversi interrogatori, ha dimostrato un’ottima capacità di intendere e di volere. L’uomo peraltro prima dell’arresto non avrebbe mai fatto uso né di psicofarmaci né di farmaci; nei giorni immediatamente successivi gli sono stati somministrati solo alcuni sedativi.
Eventualmente, come spiega il giudice, la perizia potrà essere comunque richiesta in seguito, in fase dibattimentale.
Il gip Rosati, al contrario, ritiene indispensabile l’incidente probatorio, fissato per il giorno 19, al fine di fissare una versione definitiva avendo Michele Misseri fino ad oggi fornito diverse e contrastanti versioni ed essendosi mostrato come una persona soggetta ad “elevatissimi rischi di condizionamento” a seguito di pressioni psicologiche derivanti dal contesto familiare e dall’eccessivo riscontro mediatico che ha avuto la vicenda.
Ieri in Procura sono stati ascoltati alcuni amici e un familiare di Ivano Russo; quest’ultimo aveva rifiutato le avances dell’amica, ora coindagata col padre, Sabrina Misseri, e aveva mostrato fraterne attenzioni nei confronti della piccola Sarah scatenando le ire e le gelosie di Sabrina, fino a condurla, probabilmente, all’omicidio della cugina.
La seconda udienza del Tribunale del Riesame per Sabrina Misseri è iniziata stamattina ed è stata subito sospesa. L’indagata questa volta non era presente in aula. Secondo alcuni non era nelle condizioni psicofisiche idonee per parteciparvi. I giudici passeranno al vaglio tutta la documentazione sottoposta sia dall’accusa che dalla difesa e si ritireranno in Camera di Consiglio per decidere;la Procura ha chiesto di poter depositare anche i risultati della perizia effettuata dal Prof. Luigi Strada sul corpo di Sarah Scazzi.
La decisione definitiva dovrà essere depositata entro sabato. Intanto, il gip del tribunale di Taranto Martino Rosati ha rifiutato la richiesta di perizia psichiatrica per Michele Misseri fortemente voluta dal suo difensore Daniele Galoppa, il quale ne aveva fato richiesta l’11 ottobre, ben quattro giorni dopo che l’indagato si era presentato come reo confesso dell’omicidio, del vilipendio e dell’occultamento di cadavere della nipote.
Secondo quanto riferito dal magistrato l’eventuale violenza sessuale potrebbe essere motivata da una devianza mentale dell’uomo, il quale, comunque, nel corso dei diversi interrogatori, ha dimostrato un’ottima capacità di intendere e di volere. L’uomo peraltro prima dell’arresto non avrebbe mai fatto uso né di psicofarmaci né di farmaci; nei giorni immediatamente successivi gli sono stati somministrati solo alcuni sedativi.
Eventualmente, come spiega il giudice, la perizia potrà essere comunque richiesta in seguito, in fase dibattimentale.
Il gip Rosati, al contrario, ritiene indispensabile l’incidente probatorio, fissato per il giorno 19, al fine di fissare una versione definitiva avendo Michele Misseri fino ad oggi fornito diverse e contrastanti versioni ed essendosi mostrato come una persona soggetta ad “elevatissimi rischi di condizionamento” a seguito di pressioni psicologiche derivanti dal contesto familiare e dall’eccessivo riscontro mediatico che ha avuto la vicenda.
Ieri in Procura sono stati ascoltati alcuni amici e un familiare di Ivano Russo; quest’ultimo aveva rifiutato le avances dell’amica, ora coindagata col padre, Sabrina Misseri, e aveva mostrato fraterne attenzioni nei confronti della piccola Sarah scatenando le ire e le gelosie di Sabrina, fino a condurla, probabilmente, all’omicidio della cugina.
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