Vallisa Giovani, di scena i virtuosismi al piano di Gregorio Nardi

BARI. La grande musica classica è di scena all'Auditorium La Vallisa. Venerdì 25 novenbre con inizio alle ore 21 presso l' Auditorim Diocesano vallisa di Bari, per l’ottavo appuntamento di Vallisa Giovani 2010, la rassegna derogherà in via del tutto eccezionale a quella che è la sua prerogativa fondamentale: presentare al pubblico barese giovani artisti emergenti, pugliesi e non. In questa occasione il pubblico avrà la possibilità di ascoltare un interprete con una carriera concertistica e discografica già ricca di successi e riconoscimenti, come il fiorentino Gregorio Nardi (classe '64). Proveniente da una famiglia di musicisti, Gregorio Nardi ha avuto il privilegio di formarsi, tra gli altri, con uno dei più celebri pianisti del 900, il grande Wilhelm Kempff. La sua carriera ha preso avvio dai premi ottenuti ai concorsi internazionali Arthur Rubinstein (Tel Aviv 1983) e Franz Liszt (Utrecht 1986), portandolo a suonare in quattro continenti e a importanti collaborazioni. Il pianista fiorentino proporrà al pubblico barese un recital incentrato sul repertorio pianistico di due fra i compositori che hanno segnato l’ottocento musicale europeo, Robert Schumann (1810-1856) e Franz Liszt (1811-1886), nel quale offrirà una rilettura di alcune pagine forse meno note al grande pubblico del ricco catalogo dei due compositori. Liszt e Schumann hanno avuto carriere pianistiche che hanno seguito traiettorie molto diverse. L’ungherese fu un grande virtuoso dello strumento la cui fama si diffuse in tutta l’Europa dell’epoca, e che rivoluzionò la tecnica interpretativa. Il tedesco invece fu concertista mancato, che vide per tutta la vita frustrate le sue ambizioni di interprete, a causa di un problema alla mano destra, e dovette pertanto accontentarsi di essere “solo” il consorte di Clara Wieck, una delle pianiste più celebri dell’epoca. Entrambi sono però accomunati dall’avere lasciato ai posteri pagine immortali nella storia di uno strumento – il pianoforte – che proprio nel XIX secolo ha visto la sua definitiva affermazione come strumento principe, in grado di meglio esprimere in musica le temperie di un’epoca che passerà alla storia sotto il nome di Romanticismo.
La prima parte del concerto si aprirà con due composizioni di Liszt, Fantasie und Fuge über das Thema BACH [seconda versione] S. 529 e Les Adieux. Rêverie sur un motif de l’opéra Romeo et Juliette (Gounod) S. 409, alle quali faranno seguito le Variations Pathétiques di Schumann. La prima parte si concluderà sulle note di Liszt, con Ich weil' in tiefer Einsamkeit S. 495 e Frühlingsnacht S. 568.
La seconda parte della serata prenderà avvio con l’esecuzione di “Weinen, Klagen, Sorgen, Zagen” – Präludium nach Johann Sebastian Bach S. 179 di Liszt, per presentare al pubblico una serie di composizioni di Schumann, Davidsbündlertanz, Fantaisie sovra un tema di quatre sons, Fantasiestück „Feurigst“, Ahnung, Capriccio, Burla I – Fandango, Phantasiestück. Il pianista fiorentino consacrerà la parte finale del concerto a Franz Liszt, del quale eseguirà le seguenti composizioni: Douze Études d'exécution transcendante: n. 12, Chasse-Neige S. 139, Die Rose, Romanze aus der Oper Zemir und Azor (da Spohr) S. 571, Don Carlos, Coro di festa e Marcia funebre (da Verdi) S. 435.
Il biglietto intero avrà il costo di 10€, il ridotto per studenti e over 65 costerà 7€.

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