Barletta, caccia illegale nei pressi della zona del santuario

di Nicola Ricchitelli
Era stato sottoposto a sequestro circa due anni fa dai militari della locale caserma della Guardia di finanza di Barletta, su richiesta della Procura della Repubblica di Trani per violazioni alle norme paesaggistiche, oltre che ad ordinarne l’immediata bonifica.
A distanza di due anni purtroppo nella zona “Madonna dello Sterpeto”, si è ancora alle prese con il fenomeno del “lago fantasma”.
Distribuito su una superficie di circa sei mila metri quadri su un terreno agricolo nel tratto di costa tra Barletta e Trani – a ridosso tra l’altro della zona industriale - ed oramai in disuso, viene riempito con acqua di mare prelevata dall’adiacente tratto di mare. La ricomparsa del laghetto artificiale avviene soprattutto nel periodo invernale, con la consueta ricomparsa degli appostamenti fissi con le tre sedie necessarie per garantire episodi di caccia illegale.
A distanza di due anni quindi, il Wwf è tornata a sollecitare nuovi controlli da parte delle forze di polizia, visto che controlli sono già avvenuti già in passato, ma senza risultati.
"Com’è possibile far cacciare in una zona circondata da terreni agricoli e da aziende in cui vi è continua presenza di agricoltori e operai?". A chiederselo è proprio Pasquale Salvemini del Wwf-Fondo mondiale per la natura, modificando altresì l'assetto morfologico della zona senza nessun tipo di autorizzazione da parte del demanio regionale e del comune.

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