Caso Scazzi, è sconcerto: difesa Sabrina chiede riesumazione cadavere

di Roberta Calò
Il caso di Sarah Scazzi, la quindicenne di Avetrana uccisa lo scorso 26 agosto continua a riservare sconcertanti sorprese. Gli avvocati Vito Russo ed Emilia Velletri, rappresentanti legali di Sabrina Misseri indagata per l’omicidio della minore, chiedono la riesumazione del corpo della vittima.
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Giorni addietro, si correlava tale richiesta ad un’ipotetica e più corretta identificazione del cadavere; i legali oggi ne pretendono il riesame perché quando è stato eseguito l'esame autoptico Sabrina Misseri non era ancora indagata e pertanto né lei né qualcuno in sua voce ha potuto presenziare all’evento.

LA LINEA DIFENSIVA DI SABRINA - La linea difensiva della Misseri continua a serbare novità sempre più agghiaccianti. La ragazza, infatti, prima che avesse luogo l’incidente probatorio del padre Michele Misseri coindagato con la figlia per l’occultamento del cadavere, aveva ingaggiato un terzo legale, l’avvocato Francesca Conte. Al legale, subito dopo l’esito negativo del Tribunale del Riesame che aveva negato la scarcerazione dell’imputata, era stata repentinamente sollevata dall’incarico dalla sua stessa assistita. La Conte ha commentato: “Mi è stato insegnato che la difesa tecnica, per essere efficace, deve essere libera da condizionamenti, indipendente, coerente ed onesta, non potendo invece essere legata a speculazioni inconfessabili di ogni tipo”. “Ho accettato il mandato difensivo di Sabrina Misseri nell'intima convinzione di una sua estraneità ai fatti di causa – spiega Francesca Conte - Nel fare ciò, ho preteso di condividere la difesa, pur non essendo tenuta a farlo, con colleghi più giovani, senza considerare il caso Scazzi una sorta di "rendita di posizione professionale. Malgrado la resistenza di qualcuno del collegio difensivo a "farsi da parte", accettando la volontà della famiglia Misseri per rinforzare la difesa in maniera adeguata – prosegue l’avvocato - ho proceduto in perfetta armonia e sintonia con lo stesso collegio difensivo. Analoga collaborazione e lealtà d'intenti e di comportamenti non è, evidentemente, giunta dai colleghi della difesa, che non mi hanno messa nelle condizioni, per ragioni che chiarirò nelle sedi opportune, di esplicare il mandato difensivo nel migliore dei modi”. Il legale si lamenta di questo caso tramutato in uno show mediatico a cui ”per cultura ed educazione giuridica e professionale - dice - mi debbo necessariamente sottrarre. Tutto ciò - chiarisce - nonostante mentre scrivo questo comunicato io sia in compagnia di Cosima e Valentina, che mi confermano la loro totale fiducia. Mi permetto di aggiungere che la difesa tecnica vera - conclude - si garantisce non con la contiguità amicale (o pseudo-tale) con la persona da difendere, ma con trasparenza e lealtà di comportamenti verso l'assistito, verso i colleghi, verso la magistratura e verso l'opinione pubblica”.

CONTE CONTRO RUSSO - Francesca Conte si è ferocemente scagliata contro l’avvocato Russo, marito della Velletri e secondo difensore della Misseri, affermando senza riserve: “L'avvocato Russo, mentre io ero con sua moglie in carcere per l'incidente probatorio - spiega Conte -, dichiarava alla stampa, senza accorgersi della presenza di due miei avvocati che lo hanno registrato, che avrebbe fatto in modo di far revocare il mio mandato, dicendo che l'incidente probatorio è andato male”. L’avvocato Vito Russo ha replicato che secondo accordi presi dall’inizio la Conte doveva lasciare l’incarico subito dopo l’incidente probatorio.

LE INDISCREZIONI - Secondo indiscrezioni nella registrazione fatta dai collaboratori della Conte si può udire nitidamente la voce dell’avvocato Russo il quale afferma: “Questa c... di Conte che mi ha fot... domani se ne va” . Francesca Conte consegnerà domani la documentazione al Tribunale degli Avvocati di Taranto in attesa del consiglio che avrà luogo il 13 gennaio per eventuali provvedimenti contro l’avvocato Russo.

LA PERIZIA MEDICA SU MICHELE - Al vaglio degli inquirenti intanto c’è la perizia medica del professor Luigi Strada il quale avrebbe consegnato una relazione corredata di video riguardante le visite mediche eseguite su Michele Misseri il 7 e il 25 Ottobre. In quella sede, infatti, erano stati riscontrati dei graffi sulle braccia di Michele Misseri il quale disse di esserseli procurati lavorando in un vigneto urtando contro punte di sarmenti tagliate a becco di flauto. Il medico legale avvallò tale ipotesi. Gli organi investigativi continuano ad esaminare, inoltre, tutte le prove prendendo in esame anche l’eventuale ipotesi di un’anticipazione dell’orario del delitto a seguito di controlli di tabulati telefonici e del mancato ritrovamento di resti organici nello stomaco della vittima che aveva mangiato prima di essere uccisa.

L'AVVISTAMENTO - Nei prossimi giorni la Procura potrebbe forse ascoltare un rappresentante di commercio, Enzo Coppola, il quale nei giorni scorsi nel corso della trasmissione Chi l’ha visto, ha dichiarato: “Il 26 agosto ho visto una macchina rossa, simile a una Fiat Panda, sulla strada che dal mare porta ad Avetrana. Alla guida c'era un uomo anziano con il cappello, accanto a lui una donna con una corporatura robusta”. L’uomo afferma di ricordare questo particolare perché: “l'automobile non si fermò allo stop e girò verso le campagne. Chi guidava la macchina aveva molta fretta”.