Chiusura ospedale Massafra, per protesta in duemila bloccano la ss100
MOTTOLA (TARANTO). Circa duemila persone, con in testa quattro sindaci, due consiglieri regionali e un assessore provinciale, hanno bloccato stamattina per circa un'ora la statale 100 Taranto-Bari per protestare contro il piano di rientro della Regione Puglia che prevede la chiusura degli ospedali di Mottola e Massafra.
LA PROTESTA - A guidare i manifestanti c'erano i sindaci di Mottola, Palagianello, Palagiano e Castellaneta, il segretario del Pd di Massafra e assessore provinciale al Lavoro, Vito Miccolis, e i consiglieri regionali Pietro Lospinuso e Gianfranco Chiarelli, entrambi del Pdl.
La protesta di oggi, soprattutto nei centri di Massafra e Mottola, dove le strutture sanitarie saranno di fatto soppresse, si era già nei giorni scorsi esplicitata attraverso manifestazioni e sit-in.
"È stata una manifestazione di piazza molto significativa - dice all'Ansa Miccolis - non c'erano simboli perché questa è una protesta trasversale. I cittadini dicono al presidente Vendola di pensare più ai bisogni di pugliesi e meno a fare il candidato premier".
LA PROTESTA - A guidare i manifestanti c'erano i sindaci di Mottola, Palagianello, Palagiano e Castellaneta, il segretario del Pd di Massafra e assessore provinciale al Lavoro, Vito Miccolis, e i consiglieri regionali Pietro Lospinuso e Gianfranco Chiarelli, entrambi del Pdl.
La protesta di oggi, soprattutto nei centri di Massafra e Mottola, dove le strutture sanitarie saranno di fatto soppresse, si era già nei giorni scorsi esplicitata attraverso manifestazioni e sit-in.
"È stata una manifestazione di piazza molto significativa - dice all'Ansa Miccolis - non c'erano simboli perché questa è una protesta trasversale. I cittadini dicono al presidente Vendola di pensare più ai bisogni di pugliesi e meno a fare il candidato premier".