Lecce, carabinieri stanano pregiudicato grazie a Facebook
LECCE. I carabinieri si sono 'infiltrati' su Facebook per stanare un pregiudicato che invece di stare agli arresti domiciliari contravveniva alle prescrizioni dell'Autorita' Giudiziaria. Gli inquirenti hanno cosi' scoperto che, oltre ai contatti virtuali, c'erano contatti reali all'interno della propria abitazione che non potevano essere lì.
LA VICENDA - La vicenda e' accaduta a Gagliano del Capo, in provincia di Lecce. L'uomo, tornato in carcere in base a un'ordinanza di applicazione della misura cautelare, emessa dal gip Tribunale di Lecce, e'Lucio Bisanti, detto Bambinella, 37 anni. Bisanti era stato arrestato a marzo.
IL RUOLO DI FACEBOOK - I carabinieri sono dovuti ricorrere allo stratagemma, dopo aver ricevuto confidenze circa la violazione degli obblighi stabiliti, anche per la sostanziale impossibilita' di tenere efficacemente sotto osservazione la sua abitazione a Gagliano, situata al primo piano in un vicolo strettissimo dove transitano solo i residenti, con la madre che abita al piano terra dello stesso stabile in una casa con due ingressi in strade diverse opposte. L'uomo si sarebbe addirittura vantato di riuscire a contattare i propri amici attraverso il social network e non mediante i cellulari e di riuscire cosi' a evitare ogni controllo.
I militari hanno chiesto l'amicizia a numerosi iscritti al social network fino a quando una persona che annoverava Bisanti fra i suoi contatti, ha accettato la loro 'amicizia'. E' diventata nota, allora, la lista dei contatti e delle attivita' di Bisanti che, non solo conversava quotidianamente con persone esterne al nucleo familiare, ma ne riceveva molte nella sua abitazione.
LE PROVE - Prova degli incontri erano le foto pubblicate su internet, con tanto di data ed ora, nelle quali comparivano l'arrestato, gli amici e le amiche. Oltre alle foto, Bisanti pubblicava frasi 'bellicose', tratte da alcuni film, nelle quali preannunciava un suo immediato ritorno a seguito del quale avrebbe spazzato via i suoi nemici, con chiaro riferimento ai carabinieri che negli ultimi due anni lo hanno arrestato piu' volte.
LA VICENDA - La vicenda e' accaduta a Gagliano del Capo, in provincia di Lecce. L'uomo, tornato in carcere in base a un'ordinanza di applicazione della misura cautelare, emessa dal gip Tribunale di Lecce, e'Lucio Bisanti, detto Bambinella, 37 anni. Bisanti era stato arrestato a marzo.
IL RUOLO DI FACEBOOK - I carabinieri sono dovuti ricorrere allo stratagemma, dopo aver ricevuto confidenze circa la violazione degli obblighi stabiliti, anche per la sostanziale impossibilita' di tenere efficacemente sotto osservazione la sua abitazione a Gagliano, situata al primo piano in un vicolo strettissimo dove transitano solo i residenti, con la madre che abita al piano terra dello stesso stabile in una casa con due ingressi in strade diverse opposte. L'uomo si sarebbe addirittura vantato di riuscire a contattare i propri amici attraverso il social network e non mediante i cellulari e di riuscire cosi' a evitare ogni controllo.
I militari hanno chiesto l'amicizia a numerosi iscritti al social network fino a quando una persona che annoverava Bisanti fra i suoi contatti, ha accettato la loro 'amicizia'. E' diventata nota, allora, la lista dei contatti e delle attivita' di Bisanti che, non solo conversava quotidianamente con persone esterne al nucleo familiare, ma ne riceveva molte nella sua abitazione.
LE PROVE - Prova degli incontri erano le foto pubblicate su internet, con tanto di data ed ora, nelle quali comparivano l'arrestato, gli amici e le amiche. Oltre alle foto, Bisanti pubblicava frasi 'bellicose', tratte da alcuni film, nelle quali preannunciava un suo immediato ritorno a seguito del quale avrebbe spazzato via i suoi nemici, con chiaro riferimento ai carabinieri che negli ultimi due anni lo hanno arrestato piu' volte.
MA QUALI PROVE?Le "amiche" che si vedono nelle foto sono le Sue Cugine.
RispondiEliminaA quanto pare quegli "eroi" dei carabinieri non hanno indagato abbastanza.Che schifo.